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ENNESIMA ASSOLUZIONE DEL SEGRETARIO PROVINCIALE OR.S.A. Autoferro/TPL . A TESTIMONIANZA DELLE VESSAZIONI SUBITE DURANTE LA GESTIONE ATM FOTI/DE ALMAGRO

- 20/02/2020
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Messina, 20 febbraio 2020

Ancora una volta assolto dal giudice il Segretario OR.S.A. Giovanni Burgio, nonché autista ATM. Questa volta l’accusa dell’ex direzione ATM era, addirittura, “INTERRUZIONE DI PUBBLICO SERVIZIO”.  L’evento risale al 12 maggio 2017, in piena gestione Foti/De Almagro, un conducente del tram fu colto da malore durante il servizio per la cronica assenza di climatizzazione (obbligatoria nel mezzo pubblico) e fu costretto a rientrare il mezzo in deposito segnalando il guasto. Giovanni Burgio, che avrebbe dovuto rilevare il collega, confermò il guasto segnalato e rifiutò a sua volta di effettuare servizio in un mezzo pubblico che per guasti accertati non garantiva sicurezza e comfort al conducente e ai passeggeri. La presa di posizione a tutela dei livelli di sicurezza fu sanzionata dall’allora direttore Daniele De Almagro con un giorno di sospensione e successivamente, in perfetto sincronismo tattico, il presidente del CdA, Giovanni Foti, depositò denuncia contro il dipendente Burgio, accusandolo di interruzione di pubblico servizio. Con sentenza del 18 febbraio 2020, il Giudice della Seconda Sezione penale del Tribunale di Messina, ha assolto il Segretario dell’ORSA con formula piena perché “il fatto non costituisce reato”. Per l’ennesima volta il nostro rappresentante sindacale, difeso dall’Avvocato Daniele D’Orazio, è stato assolto dalle accuse strumentali che la dirigenza di quell’ATM, “fiore all’occhiello” dell’Amministrazione Accorinti, riservava ai sindacalisti dell’ORSA che non si allineavano alla narrazione dell’azienda perfetta gestita da fenomeni. La sommatoria tattica di provvedimenti disciplinari contro Burgio, autorizzò l’ATM di Foti e De Almagro a retrocederle di parametro il lavoratore per cui si profilava lo spettro del licenziamento.

Fortunatamente l’inchiesta “terzo livello” ha definitivamente chiuso la partita con quella direzione aziendale che metteva il bavaglio al dissenso e contestualmente premiava i soggetti “collaborativi” con promozioni ad personam o differenze stipendiali temporanee protratte oltre i limiti normativi che per decorrenza dei termini si trasformano in avanzamenti di carriera definitivi. A tale proposito il plauso dell’ORSA va ai Consiglieri Comunali Alessandro Russo e Felice Calabrò che recentemente hanno denunciato l’anomalia delle differenze stipendiali in ATM. Conoscendo la loro onestà intellettuale siamo certi che non si limiteranno a segnalare i recenti eventi transitori, auspichiamo un loro intervento volto a far chiarezza su tutti i casi di differenze stipendiali temporanee, anche quelle assegnate durante la precedente gestione che per “distrazione” dell’Azienda si sono trasformate in promozioni definitive.

Agli attivisti dell’ORSA in ATM va l’incoraggiamento e l’invito della Segreteria Regionale a non abbandonare mai la ricerca della verità, l’attività di denuncia dell’ORSA è servita a smascherare il bluff del “fiore all’occhiello” che nei fatti stava trascinando la città al dissesto. I direttori passano, l’ORSA resta e l’esempio di Burgio dimostra che alla fine trionfano i giusti.