Messina, 19 febbraio 2020
Si è tenuto oggi in Prefettura il tavolo tecnico annunciato sulla movida messinese, alla luce anche dell’ultima aggressione subita da un minorenne in via Garibaldi. Presenti al tavolo i rappresentanti delle Forze dell’Ordine, l’assessore Musolino, il dirigente della Polizia Municipale Signorelli, il comandante vicario del Corpo Giovanni Giardina accompagnato dal commissario Lino La Rosa, la Confesercenti e la Confartigianato. Presenti anche il Procuratore del Tribunale dei Minori di Messina ed il Garante per l’Infanzia del Comune di Messina.
Il Prefetto, dottoressa Maria Carmela Librizzi, ha voluto sottolineare che non si tratta di un’emergenza e che ogni allarme sociale è del tutto ingiustificato: “quello che si è evidenziato oggi è il fatto che non c’è un’emergenza. Ma non dobbiamo sottovalutare alcuni fenomeni che si sono verificati nel nostro territorio e il Procuratore dei Minori ha infatti evidenziato che non c’è un fenomeno di baby gang, almeno non ravvisabile in questi ultimi episodi. Abbiamo riscontrato sicuramente aspetti di forti contrasti tra ragazzi che sono così determinati evidentemente anche da uso di sostanze alcoliche e che, pertanto, comportano la necessità di fronteggiare questa specie. E’ emersa dunque, sotto questo punto di vista, la necessità di distinguere due cambi di passo: quello che possiamo definire prettamente repressivo e di contrasto che è già in atto, vista l’attività delle forze dell’ordine fino ad oggi prestata, un’attività che si è estrinsecata fortemente, come quella del Corpo di Polizia Municipale e che ha portato a risultati importanti, ma che, visto che si è determinato anche nell’ambito delle famiglie un allarme sociale queste vanno in qualche modo rassicurate. A tale scopo dobbiamo incrementare la percezione di sicurezza e saranno incrementati i servizi di controllo dando una maggiore visibilità alla presenza delle forze dell’ordine, che già sussiste ma che deve essere ulteriormente potenziata. E poi c’è l’aspetto importantissimo della prevenzione: noi non possiamo che fare riferimento ad un lavoro costante ma anche lungo nel tempo, un impegno a 360° di tutte le componenti. Pertanto da questo tavolo ognuno è uscito con un compito ben specifico: le associazioni devono chiaramente richiamare con rigore l’attenzione degli esercenti . Non si può consentire di somministrare sostanze alcoliche non solo ai minori, e già questo è un reato, ma neanche, se lo si somministra in maniera eccessiva , agli adulti. E lo ha specificatamente indicato anche il Procuratore. Ci vuole rigore e anche denuncia dei fatti, quel che non aiuta è l’omertà.
A tal proposito è previsto un altro tavolo che ha una valenza più di carattere sociale e lo faremo insieme con il Garante per l’Infanzia, con le scuole. L’obiettivo sarà, oltre che chiarire il fenomeno importante della dispersione e contrasto della dispersione scolastica, anche le forme di bullismo come pure di cyberbullismo, si cercherà di creare delle cosiddette operatori di strada cioè persone che siano in grado di intervenire in quelle zone maggiormente affollate da giovani e che possano esercitare un’attività di sensibilizzazione. Bisogna sostanzialmente avvicinare i giovani in maniera diversa per influire in questa rivoluzione culturale al fine di allontanarli da quelle forme di svago che sono pericolose e che hanno una potenziale deriva pericolosa” ha concluso il Prefetto di Messina.