Messina, 11 febbraio 2020
Sono 34 dipendenti di una delle consorziate con la MANITAL, 1000 dipendenti in tutta Italia, l’azienda leader, fino a poco tempo fa, per il servizio di pulizia per gli Enti statali e per i Tribunali. Trentaquattro famiglie che sono senza stipendio e sostentamento da 2 mesi, in una condizione che rischia di aggravarsi sempre di più. A loro non è rimasto altro che protestare pacificamente davanti alla Prefettura di Messina, dove stamane si sono riuniti con al loro fianco due organizzazioni sindacali.
La Manital di Ivrea ha raggiunto quota 15 milioni circa di debiti e solo alla sua consorziata messinese deve quasi 500 mila euro, una situazione economico finanziaria gravissima che ha determinato il 4 febbraio u.s. la dichiarazione di insolvenza dell’azienda, da parte del Tribunale di Torino, gettando nello sconforto i dipendenti diretti e delle consorziate di tutta Italia.
La consorziata messinese si occupa del servizio di pulizia del Palazzo del Tribunale di Messina, un luogo delicato e sensibile, che molto presto, se nessuno interverrà, rischia di rimanere senza servizio di pulizia.
“Ci alziamo ogni mattina alle 4.00 per fare un lavoro che nessuno sta pagando. La consorziata, ci ha riferito l’amministratore La Corte, non ha più soldi da anticipare e dunque rimarremo senza stipendio. Non possiamo più andare avanti così” riferisce una delle dipendenti stamane in sit-in davanti al Palazzo della Prefettura. Erano presenti anche i sindacati CISL e UIL: “Bisogna che intervenga la Prefettura per l’applicazione dell’articolo 5 della Legge Fallimentare che prevede il pagamento diretto degli stipendi ai lavoratori” ha detto Giovanni Giordano della UIL.