Messina, 17 gennaio 2020
“Ancora una volta il nulla ha trionfato!” questa la frase più forte che Nino Principato, componente del CDA del Teatro Vittorio Emanuele, ed insigne storico della città di Messina, ha scritto sulla sua pagina Facebook, in evidente antitesi alla mozione approvata dal Consiglio Comunale che impegna l’Amministrazione ad intitolare la via antistante Palazzo Zanca ai “costruttori di pace, di giustizia e non violenza”. Un’esternazione, come l’hanno definita i consiglieri Alessandro Russo, Salvatore Sorbello, Gaetano Gennaro, Massimo Rizzo, Andrea Argento, Alessandro De Leo, Cristina Cannistrà, Paolo Mangano, Giuseppe Fusco e Benedetto Vaccarino che non è piaciuta affatto e che è stata intesa come la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Principato non è infatti nuovo alla pubblica critica nei confronti dell’operato del Consiglio Comunale: ” affermazioni che fanno seguito a numerose altre simili nel recentissimo passato ” scrivono, infatti i Consiglieri.
E’ così che i su citati consiglieri chiedono all’Aministrazione De Luca:
Fatta la sopra citata premessa, sottoponiamo alla Sua attenzione le seguenti valutazioni:
1) Il componente del C.d.A., pure nella sua sfera privata, può attaccare con tale veemenza e qualificando con parole come “il nulla ha trionfato!” l’organo di indirizzo politico del Comune di Messina, per il quale peraltro Principato è delegato a comporre il medesimo C.d.A.?
2) Pur nel rispetto delle differenti idee, è opportuno che il componente di parte comunale del C.d.A. si lanci in valutazioni e censure – che peraltro fanno seguito a numerose altre simili nel recentissimo passato – sulla libera e autonoma determinazione politica dell’organo che rappresenta la Città?
“Alla luce delle sopra esposte valutazioni, si chiede alla S.S. di difendere l’onorabilità del Civico Consesso e della sua autonomia politica, messa al pubblico ludibrio dal componente del C.d.A. Principato, provvedendo tempestivamente ad agire sul citato componente al fine di invitarlo al rispetto istituzionale nei confronti dell’Organo consiliare e, nel contempo, di richiedere al Signor Sindaco, che legge per conoscenza la presente, di attivare la procedura di sostituzione per sempre più evidente mancanza di leale collaborazione e di rispetto istituzionale nei confronti dell’Ente comunale che pure lo ha indicato“.