Messina, 10 gennaio 2020
Cateno De Luca ha presentato stamane a Palazzo Zanca la piattaforma “Cambio di passo” che noi definiremmo 2.0, in quanto si tratta di una rimodulazione della precedente in funzione delle risposte ricevute dai gruppi consiliari. Unica delusione i nomi dei consiglieri, i famosi 16 di cui il Sindaco non fornisce, nero su bianco, i nomi. Di loro parla solo in termini di numero necessario e sufficiente affinchè venga soddisfatta la maggioranza per l’approvazione di quanto previsto nel documento programmatico del Sindaco. Così l’intergruppo “per Messina” diventa “cabina di regia”, un modo diverso per dire sostanzialmente la stessa cosa ma in modo meno “politico”. La “cabina di regia” prevederebbe che settimanalmente vi sia un incontro di raccordo con il Sindaco per programmare le attività d’aula, ma il punto più importante De Luca lo dichiara in una frase che non può che essere condivisibile: ” non possiamo continuare ad amministrare debiti e disastri, ma bisogna attuare una strategia di rilancio della Città”. Ed in effetti sembra proprio che Messina ormai da molto tempo con le amministrazioni che si sono succedute impieghi più tempo a deliberare salvagente e rimedi a disastri del passato, come i famosi derivati dell’epoca Buzzanca, prima , e della loro rimodulazione con Genovese poi, o come i debiti fuori bilancio, piuttosto che occuparsi di assicurare una strategia di investimento e sviluppo per la città. Il punto è che vi è una zavorra, rappresentata dal Piano di Riequilibrio che grava ormai da tempo sulle casse comunali, con un impegno annuale solo per “sfamare” questo documento di ben 25 milioni di euro l’anno. Quanto, invece, potrà farsi con queste somme quando la città uscirà fuori dal debito? Ed a questo rispondono le quattro tipologie di delibere indicate dal sindaco De Luca per le quali chiede la collaborazione di tutti i consiglieri, distinguendo, come prescrive una delle regole del management, tra ciò che è urgente, urgente ed importante, ed importante perché impostato sulla visione.
LE QUATTRO TIPOLOGIE DI DELIBERE
“La prima è quella che attiene principalmente al completamento del Salva Messina, la seconda riguarda provvedimenti in Consiglio comunale che sono collegati all’attività amministrativa e sono definiti urgenti; la terza tipologia è collegata all’attività amministrativa e vengono definite delibere opportune da fare; la quarta ed ultima tipologia interessa invece un inizio di impostazione strategica riguardante il profilo urbanistico e altre tematiche della Città come il piano strategico urbano e quello dell’Area dello Stretto collegato anche al piano strategico della Città Metropolitana che abbiamo già avviato come aspetto propedeutico, è stato finanziato e nell’arco temporale 2020-2021 si dovrà definire anche perché inizia la partita della programmazione comunitaria 2021-2027; è quindi necessario che ci sia un raccordo complessivo e si stabilisca su alcune tematiche fondamentali per la Città il tipo di scelta da fare come ad esempio ponte sì, ponte no”, dichiara il Sindaco.
” Auspico di non avere una maggioranza risicata; trarrò le mie conclusioni quando il provvedimento sarà votato. Il numero minimo è sedici, però credo che a nessuno serva stare sull’Aventino in un momento così delicato perché Messina ha bisogno di tutti”, conclude il sindaco rimettendo in gioco la possibilità del rischio di fine anticipata di questa Amministrazione, dichiarando in sostanza: “Se si comprende l’importanza della nostra visione nell’esclusivo interesse della città, allora andremo avanti, diversamente…”.