Messina, 26 dicembre
Il giudice Marco Accolla indaga sull’incidente occorso ad Elio Finocchiaro nella notte tra il 19 ed il 20 di dicembre. Un incidente autonomo quello di Elio? Il dubbio è ragionevole per una serie di motivi:
1– IL MEZZO DI ELIO:
Tutti quelli che conoscevano Elio Finocchiaro e che avevano avuto modo di vedere lo scooter che usava per spostarsi concordano su un punto: “un mezzo troppo lento per poter sviluppare una velocità tale in salita da determinare la dinamica con la quale si è presentata la scena della tragedia“.
Facciamo a tal proposito una premessa. Noi non siamo esperti di infortunistica stradale, pertanto possiamo fare solo delle considerazioni di buon senso. Ciò che i tanti amici di Elio Finocchiaro non si spiegano è “come è possibile che lo scooter abbia coperto tanta distanza dal punto di impatto di Elio per finire al centro oltre il lungo marciapiede e terminare la sua corsa sulla rotatoria?“. In effetti la distanza è lunga e presuppone una forza cinetica di inerzia residua piuttosto elevata. Così come l’impatto del giovane contro il palo, tale da infliggergli danni immediati capaci da procuragli la morte sul colpo, lascia pensare ad una velocità molto elevata. E lascia pensare anche la traiettoria del mezzo: in base a quanto evidenziato dall’infortunistica e dalla Polizia in quella sera il punto di impatto contrassegnato dalla lettera “A” (vedi foto in basso) corrisponde allo scalino del marciapiede che avrebbe fatto da trampolino per il mezzo sbalzando di sella Elio Finocchiaro che avrebbe, quindi, terminato la sua corsa contro il palo, mentre lo scooter avrebbe continuato a muoversi per inerzia, finendo nella strada antistante il marciapiede isola.
Ma allora cosa c’entra il punto presunto di secondo impatto sull’albero che avrebbe compiuto il mezzo? L’abrasione del tronco si trova nella parte esterna lato strada. Che traiettoria avrebbe compiuto dunque il mezzo per trovarsi improvvisamente dal lato esterno e colpire l’albero? Un commerciante del posto dichiara che quella abrasione corrisponda al punto di impatto di un altro incidente: una Smart avrebbe impattato con quello stesso albero qualche giorno prima senza gravi conseguenze per il guidatore. Allora quell’abrasione non c’entra nulla con l’incidente di Elio? Il materiale fuoriuscito dal mezzo, carte ed altro, sparso sulla strada potrebbe essere stato sbalzato fuori dal mezzo a causa del “trampolino” con il marciapiede che avrebbe potuto far aprire il sedile, proiettando il suo contenuto fuori.
2– Elio Finocchiaro non faceva uso di sostanze. Pertanto il suo ipotizzato “stato alterato” potrebbe essere dovuto semmai ad un eventuale consumo di alcol durante la festa o cena alla quale aveva partecipato quella sera prima di far ritorno verso casa. Il giudice Accolla ha disposto l‘esame autoptico effettuato il 23 dicembre scorso. Delle risultanze non vi è ancora informazione ufficiale pertanto non possiamo scriverne.
IL RAGIONEVOLE DUBBIO
Insomma la domanda che gli amici di Elio e che anche noi ci poniamo è “come ha fatto Elio quella notte ad imboccare quella semi curva andando praticamente dritto fino a colpire quello scalino del marciapiede che ha fatto praticamente da trampolino e sbalzarlo contro quel palo che gli ha procurato la morte?“. Improvvisamente è come se il mezzo del giovane non avesse avuto più alcun controllo andando dritto contro il marciapiede.
Dunque, c’era un altro mezzo quella sera? Qualcuno ha costretto Finocchiaro a spostarsi sul lato monte della carreggiata ed a colpire il marciapiede? La strada non è molto trafficata e non hanno aiutato neanche le telecamere di sorveglianza disponibili a chiarire la dinamica. Le uniche utilizzabili sembra che siano quelle del distributore posto qualche centinaio di metri più in giù rispetto al luogo di impatto. Immagini acquisite ma che non avrebbero mostrato nessun mezzo procedere nell’immediatezza del passaggio dello scooter di Elio Finocchiaro. Pertanto se di altro mezzo si può parlare, l’unica possibilità è che sia uscito da uno dei cancelli che si affacciano sulla salita e prima della rotonda.
Altra ipotesi potrebbe essere quella di un pedone o di un animale paratosi davanti al mezzo di Elio e che lo ha costretto a mutare la sua traiettoria. Ipotesi plausibile? Potrebbe darsi: in quella zona spesso si incontrano gruppi di cinghiali che scorazzano in cerca di rifiuti e cibo. E peraltro è già accaduto in via Palermo un fatto simile, per fortuna con danni minori allo scooterista coinvolto.
Qualsiasi ipotesi potremmo fare si basa, come detto, solo su congetture che sono fini a sé stesse e che comunque sottendono solo a ciò che verrà fuori dall’indagine aperta dalla Magistratura. Nel frattempo resta un’unica certezza, i suoi funerali previsti per domani 27 dicembre alle 16.00, il dolore dei suoi amici, dei parenti, della madre, devastante, e del padre che ha lasciato il suo ultimo messaggio su quel palo maledetto dove è finita l’esistenza di Elio.
A terra prima del punto ipotetico dell’impatto tra il motorino ed il marciapiedi ci sono due solchi, presi con le ruote del motorino ti portavano nella direzione del marciapiedi, a me è successo dierse volte… Il giorno dopo l’incidete sono state coperte con dell’asfalto fresco. Farei delle indagini anche in quella direzione, probabile che sia stata quella la causa…