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Ipab Regina Elena: lavoratrici eroiche costrette in un limbo disperato e vergognoso

- 28/11/2019
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Messina, 28 novembre

Chi lavorerebbe per oltre 24 mesi senza stipendio? La risposta dovrebbe essere “NESSUNO”. Ed invece 12 lavoratrici stanno prestando la propria opera, peraltro delicatissima, senza percepire il giusto e previsto compenso da oltre 24 mesi.

Si tratta delle lavoratrici dell’Ipab di viale Regina Elena a Messina, che da oltre 2 anni si recano regolarmente al lavoro e, sottolineamo, con il sorriso sulle labbra accudiscono circa 15 bambini della struttura. Senza stipendio e parte di loro in età pensionabile ma senza poter andare in pensione. L’Ipab è infatti senza Cda da circa un anno e mezzo, non esistono bilanci presentati almeno dal 2015 e le posizioni contributive delle lavoratrici non sono in regola. Insomma una situazione che richiederebbe non solo l’intervento della politica, peraltro finora inspiegabilmente latitante, ma sopratutto un’indagine urgente della Magistratura.

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“Ho diritto ad andare in pensione ma l’IPAB non ha versato i contributi

Oggi queste eroine del lavoro, volontarie per forza, erano davanti alla Prefettura di Messina per chiedere di essere ascoltate. Assistite da due sigle sindacali, la FP CGIL con Francesco Fucile e la Uil FP con Laura Strano. “Viviamo nell’incertezza, un limbo senza speranza e senza ascolto da parte di nessuno” dice una di loro “non riusciamo a pagare il mutuo da quasi 4 semestri, ho la luce depotenziata, insomma sopravviviamo al limite dell’impossibile“.

Dovrei andare in pensione ma all’Inps mi dicono che per colpa dell’Ipab non ho i contributi versati e non posso usufruire del mio diritto” dice un’altra di loro seduta su una fioriera davanti alla prefettura. “Circa sei mesi fa è stato nominato un commissario da parte della Regione Siciliana ma ad oggi non si è ancora insediato, pertanto non abbiamo referenti, se non fosse per Francesco Fucile della CGIL e Laura Strano della UIL, che si stanno battendo come leoni per noi, saremmo davvero alla disperazione!” dice un’altra. Insomma nessuno a cui fare le proprie rimostranze, nessuno con cui interloquire per fare presenti i problemi. L’Ipab di Viale Regina Elena funziona ogni giorno per i suoi bambini solo grazie a queste donne, veri caposaldi del senso del dovere. Qualcuno si muova ed al più presto.

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Con FP CGIL, Francesco Fucile e UIL FP, Laura Strano