
Messina, 25 novembre
Il Comitato delle Lavoratrice e Lavoratori dei Cantieri servizi (composto da disoccupati/e, licenziati/e, lavoratori/ci precari/e e borsisti/e di Messina Servizi Bene Comune), ha voluto realizzare una giornata simbolica di riqualificazione, per dimostrare in maniera concreta che lavoro da fare ce né tanto, di disoccupati altrettanti.
Emblematica è stata la vicenda della presentazione delle domande dello scorso bando di Messina Servizi, che ha visto l’assalto di circa 2500 disoccupati al Centro per l’Impiego che prevedeva l’assunzione di 100 operatori per una durata annuale di lavoro, inoltre i Cantieri Servizi a metà dicembre saranno finiti, pertanto, circa altri 540 disoccupati saranno per strada, 50 borsisti qualificati già lo sono. Questo è il quadro triste e disperato di una delle Città del Sud con il più alto tasso di disoccupazione.
“Questa iniziativa del 23 Novembre ha voluto mettere a fuoco un concetto chiaro e coinciso: la Città di Messina è luogo di una bellezza straordinaria, pertanto va riqualificata, messa in sicurezza e pulita. La scelta di partire dalla storica Fontana del Lauro, fino al Museo Regionale, non è un caso, proprio perché quello è uno dei primi approcci alla Città per chi arriva, e paradossalmente una delle zone al degrado. Ma come quella, tante altre, parliamo del potenziale artistico delle scalinate, dei polmoni verdi delle villette pubbliche, l’arredo urbano, il Cimitero Monumentale, una dei più belli d’Europa. Ma non dimentichiamo inoltre la riqualificazione delle periferie, il verde pubblico e l’igiene attorno alle scuole la riteniamo fondamentale per il buon vivere dei nostri bambini.
Pertanto, visto il potenziale esercito di Disoccupati e disoccupate, viste le risorse che investono il nostro territorio, crediamo fermamente che i servizi devono rimanere pubblici e non privatizzati, che il lavoro debba essere gestito proprio da questo potenziale esercito, perché il forte rischio è rappresentato da un quadro di disperazione, rassegnazione ed emigrazione, per un impoverimento totale della nostra amata terra“.
“Al centro delle richieste ci sono percorsi di formazione, la realizzazione di progetti sociali utili ai territori, la continuità di un lavoro garantito, perché come dicevamo, lavoro da fare ce né tanto, di disoccupati anche, pertanto, basterebbe incrociare la domanda e l’offerta e ampliare un ragionamento sulle politiche del lavoro.
Noi siamo disponibili ad un confronto. In data 07/11/2019, abbiamo protocollato una richiesta di incontro con il Sindaco e la sua Giunta, per discutere di disoccupazione e precariato, di progettualità e proposte per una prospettiva di lavoro sul territorio“.