Messina, 7 novembre
L’idea dell’amministrazione De Luca di acquisire l’ex Hotel Riviera non è piaciuta a molti. Qualcuno l’ha definita “idea strampalata”, ma senza fornire alternative ad una società comunale che si è sobbarcata l’obiettivo di azzerare le baracche a Messina. L’ex Hotel Riviera è una vera e propria bomba ecologica che solo chi come noi, l’ha visitata al suo interno può averne idea. Una struttura fatiscente e con pericoli anche statici, che lasciarla così com’è ha del delittuoso. Il commissario Ribaudo della ex Provincia di Messina l’ha posta nel patrimonio da dismettere ma con zero risultati. Ad oggi nessuno ha fatto offerte per questo casermone incastonato nella zona “bene” (secondo chi? ndr.) di Messina Nord. Topi e parassiti vi scorazzano liberamente, tra macerie ed anche amianto. Ma allora cosa farne? Marcello Scurria ne ha intravisto la possibilità di reperire d’un colpo tante abitazioni per risolvere il problema dell’emergenza abitativa rivalutando un “palazzo” abbandonato, ma qualcuno si chiede con scandalistico tono se sia giusto che “i baraccati vengano ad abitare qui“.
“E’ rimasto solo il nome dell’Hotel Riviera. Di fatto di quel nome è rimasto un relitto, una bomba ecologica. La nostra idea di acquisirne la struttura ha riacceso i riflettori su una realtà acquistata per moltissimi miliardi di lire che la Provincia non riesce a vendere nonostante i tanti tentativi” così Marcello Scurria presidente di Arisme che più per la sorpresa che l’idea da qualcuno definita “strampalata“, si duole per un altro motivo: il razzismo emergente che si è generato in città. Si perché sono in molti ad essere contrari ai “baraccati” in centro città, nella “zona buona” di Messina.
“A noi le polemiche non interessano. Noi vorremmo poter ospitare in quella struttura le famiglie che vivono nelle baracche. Ma fra le tante stupidaggini che ho sentito ieri ho dovuto registrare anche punte di cosidetto razzismo. Considerare coloro che vivono in questi tuguri loro malgrado, come ‘immeritevoli’ di andare a vivere in questa struttura è aberrante. Vorrei dire a chi la pensa così che il nostro compito è trovare soluzioni abitative per persone che vivono nel disagio sociale. Non ci interessano le polemiche e neanche le insinuazioni” dice amaro Scurria. “Lamentarsi a Messina, senza dare idee alternative, come al solito, delle cose che altri fanno è davvero inaccettabile” conclude Marcello Scurria.