Cateno De Luca: “Invito Cracolici per un caffè nella Bacaccopoli, vediamo se poi parlerà ancora di abuso d’ufficio contro dei poveri Cristi”
Messina, 4 novembre
La polemica parte qualche settimana fa dalla proposta all’Ars di cassare il comma 6 dalle modifiche della vecchia legge 10 per lo sbaraccamento di Messina. Il comma in questione prevedeva la possibilità del sindaco De Luca di poter derogare alla graduatoria per l’assegnazione delle abitazioni nel caso in cui si presentino reali situazioni di disabilità o patologie che consentano così al sindaco in qualità di massima autorità sanitaria e con il parere dell’Asp di assegnare in via provvisoria un alloggio.
L’onorevole Antonello Cracolici si era opposto a tale comma e aveva proposto di cassarlo definendolo un “abuso di ufficio“: “così non aiutiamo il sindaco ma lo esponiamo al rischio di continue denuncie di abuso d’ufficio” aveva tuonato Cracolici. Oggi la replica del sindaco De Luca
“Ho sempre considerato l’on. Antonello Cracolici una persona perbene, di elevata statura morale e politica. Sono certo che le sue dichiarazioni nella seduta all’Ars del 25 settembre scorso durante il dibattito sul risanamento siamo frutto della non conoscenza della drammatica realtà delle baracche di Messina. Stamattina dalla stampa ho appreso la gravità delle affermazioni dell’on. Cracolici e desidero invitarlo a Messina per fargli prendere un caffè in quegli insalubri ambienti sotto l’amianto dove io, probabilmente, ho contratto leishmaniosi – infezione che combatto da oltre 4 mesi – in occasione delle mie continue visite e sopralluoghi, dove vivono bambini ed intere generazioni trattate come i lebbrosi dalla politica blasonata”. Così riferisce il Sindaco della città di Messina, on. Cateno De Luca circa le dichiarazioni dell’esponente siciliano del Pd, Antonello Cracolici, contrario alla deroga legislativa su norme regionali che disciplinano la formazione delle graduatorie degli aventi diritto ad una casa in quanto baraccati. Tra questi, tra l’altro, ci sono soggetti affetti da gravi patologie – come dimostra la relazione dell’Asp territoriale – che attualmente dimorano nella Baraccopoli di Messina.
“Cracolici lo chiama abuso d’ufficio – continua il Primo cittadino – io lo chiamo umanità e buonsenso verso dei poveri Cristi obbligati a vivere in un ambiente malsano e nocivo. Ho deciso di abbandonare il Parlamento siciliano anche per questo motivo: non essere uno dei tanti criminali di intere generazioni massacrate dagli onorevoli deputati siciliani che parlano su tutto e spesso a vanvera intralciando le buone azioni che raramente approdano nel parlamento siciliano”.
“Avevamo chiesto – conclude il Sindaco Peloritano – al Parlamento siciliano di approvare una norma che consentisse al sindaco di Messina di poter agire più agevolmente rispetto ai casi più disperati esercitando quel ruolo, in verità già in parte disciplinato dalle normative generali, di massima autorità sanitaria locale. Resta inteso che all’on. Cracolici offriremo anche una delle nostre pietanze più prelibate: pesce stocco a ghiotta affogato con vino mamertino o di Faro, con cannoli alla ricotta e tanti cotillon”.