Messina, 4 novembre
Abbellire la propria attività, far respirare una ventata di anticipo natalizio, rendere migliore una strada altrimenti bretella senza storia tra due palazzi del centro. Insomma investire imprenditorialmente e “beccarsi” anche una multa. L’intenzione è molto “mitteleuropea” e forse per questo da qualcuno ritenuta “esagerata“, tanto che viene allertata in via Garibaldi una squadra della Sezione Annona che “interviene” e multa l’attività commerciale per irregolarità per aver installato un luminoso addobbo natalizio che ha trasformato una viuzza in un corridoio pieno di luci di Natale.
Occupazione suolo autorizzata e pagata, ma evidentemente non basta. Il passaggio è di qualche centimetro inferiore a quanto previsto, ma l’attività commerciale ha evitato, ci dicono, di porre in uso stufe a funghi e divanetti proprio per recuperare i centimetri mancanti di passaggio. Ma ciò nonostante, nulla: la multa secondo l’Annona ci sta tutta ed il commerciante la riceve.
Morale? Quando si dice che “a Messina non c’è niente“, evidentemente il messinese se lo merita, perché ad ogni tentativo di avanzare e di migliorare corrisponde quasi sempre un’azione contraria (come una telefonata all’Annona?). Se fosse davvero così che speranza ha questa città che si duole di una luminaria, peraltro a spese del commerciante, ma non si meraviglia, anzi plaude ad una corsa in motocross sulla scalinata principale del Palazzo Comunale? Se la legge è uguale per tutti, allora si dovrebbe multare non solo il commerciante, ma anche il Sindaco che ha consentito a quella moto di impregnare i muri della Casa Comunale con il fumo ed il rumore di una moto. Fatto questo certamente più rilevante di qualche lucetta natalizia al solo scopo di far piacere ai propri clienti facendo sentire loro l’aria natalizia.
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