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MOVIDA “Non mi bevo il cervello”: il nuovo codice di Autoregolamentazione. Oggi tavolo tecnico al Comune di Messina con gli esercenti.

- 31/10/2019
esercenti 3 voce di Sicilia

Tavolo tecnico oggi al Comune di Messina per la definizione di nuove regole di comportamento per la gestione degli eccessi e delle violazioni in ordine alla movida messinese. Alla luce dei controlli e delle risultanze delle ultime settimane, Comune e Confesercenti, presente all’incontro hanno deciso di stipulare un apposito Codice di Autoregolamentazione che si chiamerà “Non mi bevo il cervello”, stabilendo fin da ora la possibilità per ogni locale di esporre una vetrofania con la quale si segnalerà l’adesione al detto Codice.

Nel corso dei controlli eseguiti nelle ultime settimane dalla Polizia Municipale, sono state riscontrate alcune sistematiche violazioni delle licenze rilasciate come di seguito si elencano:
1. Il mancato rispetto del limite numerico per la presenza nel locale di un numero di avventori superiore a quello consentito
2. Il mancato rispetto delle zone interdette (zone soppalcate, locali di sgombero, scale etc…) cosi come previsto nella licenza del Questore;
3. Il mancato rispetto delle ulteriori prescrizioni di sicurezza (estintori, segnalazione uscite di emergenza, mancata affissione della pianta del locale, violazione dei sigilli nelle apparecchiature per la diffusione del suono; etc.);
4. La somministrazione di alcolici ai minori.


L’Assessore richiama i Gestori al rispetto integrale delle prescrizioni, rammentando che in ogni licenza viene espressamente previsto che il mancato rispetto delle prescrizioni determina la sospensione della licenza stessa.
Con riferimento alla violazione del divieto di somministrazione di alcol ai minorenni, l’Assessore espone le criticità rilevate nel corso dei controlli.
La Confesercenti prende atto delle criticità rilevate e, anche a nome dei Gestori presenti all’incontro, dichiara di volere avviare insieme al Comune un protocollo per il contrasto dell’abuso di alcol e per rendere ancora più efficaci le prescrizioni in tema di divieto di somministrazione di alcol ai minorenni.
Per quanto riguarda la problematica della somministrazione di alcolici ai minori, che risulta di difficile sorveglianza, a seguito di un incontro tra i gestori, è stato deciso di autoregolamentarsi suddividendo le Serate di intrattenimento della movida in due categorie di tipo Senior e di tipo Junior.
Le serate Senior saranno rivolte solo ai maggiorenni, con divieto di ingresso per i minorenni; nelle serate Junior, invece, rivolte ai minorenni, sarà vietata la somministrazione e la esposizione di alcolici anche per gli avventori di maggiore età.
E’ stato avviato un dialogo con gli enti del terzo settore specializzati nel sostegno contro la dipendenza da alcol con i quali verrà concordata l’istituzione di presidi di sostegno durante le serate e formazione a beneficio del personale addetto alla Sorveglianza (Operatori della Sicurezza) che verranno anche dotati di apposita strumentazione per l’esecuzione, su base volontaria, dell’alcol test.

L’assessore Musolino ha inoltre ricordato agli esercenti che la violazione del divieto di somministrazione di bevande da asporto in contenitori di vetro, dà luogo non solo alla prescritta sanzione amministrativa ma anche, alla seconda violazione accertata, alla denuncia del trasgressore ai sensi dell’art. 650 c.p., con eventuale sospensione e/o revoca della licenza.
Infine, l’Assessore richiama l’attenzione dei gestori dei locali al rispetto delle norme sul conferimento dei rifiuti e della RD, soprattutto invitandoli ad evitare, quando le campane della raccolta del vetro sono piene, l’abbandono di buste piene di bottiglie di vetro ai piedi delle stesse campane. In tali casi, i gestori devono conferire il vetro in un’altra campana o richiedere alla Messinaservizi di intervenire per lo svuotamento il prima possibile.
In merito a tale ultima raccomandazione, i gestori chiedono che sulla via Cesare Battisti venga collocata una seconda campana per la raccolta del vetro, poiché quella esistente è insufficiente.

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