Messina, 19 ottobre
Avevamo ragione quando il 22 settembre ultimo scorso scrivemmo (VEDI) di irregolarità rispetto ai requisiti riscontrate nelle schede di presentazione per la selezione dei 30 autisti a tempo determinato ad ATM. Il risultato di alcune “aviste” circa il curriculum di sei selezionati e poi assunti e la caparbietà del padre di uno di loro, peraltro dipendente ATM, ha portato alla notizia di ieri: licenziati sei autisti neo assunti per irregolarità dei requisiti rispetto a quelli richiesti. Il punto su cui la commissione non avrebbe ravvisato l’errore al momento della selezione è il principale requisito: l’aver prestato servizio in un’azienda di trasporto pubblico un qualità di autista per almeno sei mesi. E’ così che, stante la svista della titolata commissione guidata dal professor Tommasini , è stato assunto in qualità di autista anche chi aveva effettuato un servizio analogo nella società di trasporti dell’isola di Malta e chi alle spalle ha fatto valere il proprio servizio militare a bordo dei mezzi delle Forze Armate come TPL.
All’uscita del nostro articolo sulla base di quanto denunciato con un esposto da Fabio Borgia, dipendente di ATM, come detto e padre di un giovane che aveva prestato servizio fuori Messina, ma in Italia, in qualità di dipendente di una ditta di servizio trasporti pubblici, fummo contattati da ATM per la smentita. La pubblicammo sulla base di quanto la stessa società comunale ci indicò, ma smorzandone toni che erano alquanto duri nei confronti del nostro giornale (VEDI) . Oggi la decisione presa dai Commissari liquidatori di ATM conferma quanto da noi scritto a suo tempo e per primi.
Adesso la graduatoria dovrebbe scivolare in favore di chi ha i requisiti corretti e si annunciano altri ricorsi. Insomma un vero “pasticcio” se tutto fosse inequivocabilmente confermato. In sei vengono licenziati e con revoca e richiesta di restituzione dello stipendio eventualmente percepito.
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