Messina, 17 ottobre
Piazza Lo Sardo, o piazza del Popolo, come preferite meglio. In ogni caso un’area urbana che potrebbe essere di pregio e che invece langue nel più totale indecoroso degrado. Marmi frantumati, pavimentazione divelta, muri sporcati con bombolette spray e scritte del tutto fuori luogo.
Qui la notte si fa “festa”, ma non quella positiva e costruttiva per la cittadinanza: più che festa qui si fanno festini a base sicuramente di alcol ed anche la mano sfugge in qualche falò improvvisato e pericoloso in pieno centro all’interno di una radice cava, memoria irrisolta di un albero storico, morto ma non del tutto estirpato.
Eppure sono in tanti gli abitanti di questo cerchio di palazzi che stringono una delle piazze più antiche di Messina che vorrebebro una piazza diversa. Sarebbe bello vederci correre i bambini, e le aiuole curate, l’immondizia eliminata, insomma una piazza diversamente frequentata. Una Piazza Lo Sardo com’era un tempo, quando il rispetto per la propria città era ancora vivo, così come l’orgoglio di essere messinesi. Quasi come quella radice cava, del vanto di essere cittadini di Messina è rimasto solo un tronco, morto, cavo e semibruciato, colmo di bottiglie di alcol vuote.