Messina, 16 ottobre
“Nel mentre che formalizzano le nostre richieste di regolarizzazione come facciamo a campare?” lo urlano i cinquanta ambulanti al momento ancora abusivi che sono in attesa che la burocrazia approvi le loro richieste e che oggi pomeriggio hanno “invaso” il Salone delle Bandiere del Comune di Messina, dopo aver presidiato l’ingresso dell’Ufficio di Gabinetto del Sindaco De Luca.
Li hanno ricevuti il Sindaco Cateno De Luca, l’assessore alle attività produttive Dafne Musolino ed il commissario Giovanni Giardina. Momenti di tensione, urla e disperazione, ma la musica è cambiata al Comune di Messina. “Come posso autorizzarvi a violare la legge” ha risposto l’assessore Musolino a chi chiedeva di poter operare in una sorta di regime di provvisorio, ovvero nell’attesa che vengano approvate le richieste di regolarizzazione. La sfilza di sequestri (un giorno si e l’altro pure) ha sortito l’effetto della corsa alla regolarizzazione, ma la domanda è quella che la Musolino ha rivolto loro: “perché non ci avete pensato per tempo, magari prima di iniziare la vostra attività?“, “erano altri tempi” la risposta. Esattamente, erano altri tempi ed altra musica. Il rispetto e la correttezza nei confronti di chi invece è in regola e le tasse le paga consiste proprio inquesto: combattere il mercato che soffre ad armi pari. Perchè non pagare le tasse equivale ad “avvantaggiarsi” di una percentuale che è indebita appropriazione e mancato rispetto per concorrenza e comunità tutta. Indigna la domanda, ma anche consegna il “polso” della disperata condizione dell’economia messinese: “Assessore, nell’attesa della regolarizzazione mi consiglia un appartamento buono per rubare?“.
C’è una sola soluzione, probabilmente: accelerare le procedure per mettere in condizione chi ha deciso di regolarizzarsi di ricominciare a lavorare.
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