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Policlinico: intitolata a Nicholas Green la nuova Rianimazione. Reginald Green “Il suo messaggio non è andato perduto”

- 01/10/2019
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Messina, 1 ottobre

Inaugurata stamane al Policlinico Universitario il nuovo reparto di Rianimazione che è stato intitolato a Nicholas Green, nel 25esimo dalla sua morte. Il bimbo di sette anni che morì ucciso da una pallottola killer sparata contro l’auto alla cui guida c’era il padre sulla Salerno – Reggio Calabria. Nichola morì a Messina, nel reparto Rianimazione, dopo due giorni di coma dal quale non si risvegliò mai più. Presenti stamattina anche i genitori di Nicholas, Reginald e Maggie Green per presenziare all’intitolazione del nuovo reparto. Hanno così posato per le foto accanto al ritratto appeso all’ingresso della nuova rianimazione e per partecipare ad una conferenza sulla donazione degli organi,  “Effetto Nicholas”. Dopo i saluti del Rettore, prof. Salvatore Cuzzocrea, e del Direttore Generale dell’A.O.U. “G. Martino”, dott. Giuseppe Laganga Senzio, sono intervenuti i genitori di Nicholas, Maggie e Reginald Green, e  l’Assessore regionale alla Salute, avv. Ruggero Razza. La conferenza è stata coordinata dal Direttore Sanitario dell’A.O.U. “G. Martino”, dott. Antonino Levita.

Quando siamo arrivati qui a Messina” ha detto Reginald Green ai giornalisti “nell’immediatezza del fatto, ci appariva tutto nero. Poi dopo due giorni Nicholas è morto e tutto sembrava finire così. Ed invece il gesto di donare gli organi di Nicholas ha dato nuova vita ed un messaggio che è stato colto ed ascoltato da migliaia di persone. Ecco perchè la vita di Nicholas non è andata perduta“. All’epoca la scelta di donare gli organi da parte dei coniugi Green suscitò molta emozione in Italia e proprio quella decisione incentivò le donazioni nel Paese, che si triplicarono in 10 anni.

Il nuovo reparto di Rianimazione, per complessivi 20 posti letto, presso il piano 1° del padiglione “E”,  si estende su una superfice di 800 mq, ha richiesto 8 mesi di lavoro ed ha avuto un costo di circa 1,1 milioni di euro ed è stato progettato con una filosofia innovativa che prevede la realizzazione di box prefabbricati, per consentire una migliore gestione clinica  del paziente. Grande cura è stata anche posta nella attuazione di soluzioni che migliorano il grado di umanizzazione degli ambienti. Infine nelle postazioni di isolamento è stato installato un pc panel a bordo letto che permette ai pazienti infetti o immunodepressi di comunicare con i propri cari in conference call o di accedere a contenuti multimediali e TV.

“Si tratta – afferma il direttore  generale dell’Aou dott. Lagangadi un appuntamento che riveste per noi un’importanza fondamentale. Un ulteriore tassello per rafforzare le politiche di promozione della cultura della donazione, che da anni questa Azienda e l’Università degli Studi di Messina stanno mettendo in campo. A tal proposito, ringrazio il Rettore per l’appoggio ricevuto. E’ un’emozione fortissima ospitare i genitori del piccolo Nicholas, i quali con la loro scelta diedero una grandissima lezione di altruismo a tutto il Paese. L’intitolazione del reparto di Rianimazione rappresenta un piccolo, ma doveroso gesto nei loro confronti. La cerimonia segna, altresì, l’inaugurazione di una struttura all’avanguardia, a disposizione del territorio, che permetterà al Policlinico di compiere un ulteriore salto di qualità

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