Messina, 1 ottobre
Inaugurata stamane al Policlinico Universitario il nuovo reparto di Rianimazione che è stato intitolato a Nicholas Green, nel 25esimo dalla sua morte. Il bimbo di sette anni che morì ucciso da una pallottola killer sparata contro l’auto alla cui guida c’era il padre sulla Salerno – Reggio Calabria. Nichola morì a Messina, nel reparto Rianimazione, dopo due giorni di coma dal quale non si risvegliò mai più. Presenti stamattina anche i genitori di Nicholas, Reginald e Maggie Green per presenziare all’intitolazione del nuovo reparto. Hanno così posato per le foto accanto al ritratto appeso all’ingresso della nuova rianimazione e per partecipare ad una conferenza sulla donazione degli organi, “Effetto Nicholas”. Dopo i saluti del Rettore, prof. Salvatore Cuzzocrea, e del Direttore Generale dell’A.O.U. “G. Martino”, dott. Giuseppe Laganga Senzio, sono intervenuti i genitori di Nicholas, Maggie e Reginald Green, e l’Assessore regionale alla Salute, avv. Ruggero Razza. La conferenza è stata coordinata dal Direttore Sanitario dell’A.O.U. “G. Martino”, dott. Antonino Levita.
“Quando siamo arrivati qui a Messina” ha detto Reginald Green ai giornalisti “nell’immediatezza del fatto, ci appariva tutto nero. Poi dopo due giorni Nicholas è morto e tutto sembrava finire così. Ed invece il gesto di donare gli organi di Nicholas ha dato nuova vita ed un messaggio che è stato colto ed ascoltato da migliaia di persone. Ecco perchè la vita di Nicholas non è andata perduta“. All’epoca la scelta di donare gli organi da parte dei coniugi Green suscitò molta emozione in Italia e proprio quella decisione incentivò le donazioni nel Paese, che si triplicarono in 10 anni.
Il nuovo reparto di Rianimazione, per complessivi 20 posti letto, presso il piano 1° del padiglione “E”, si estende su una superfice di 800 mq, ha richiesto 8 mesi di lavoro ed ha avuto un costo di circa 1,1 milioni di euro ed è stato progettato con una filosofia innovativa che prevede la realizzazione di box prefabbricati, per consentire una migliore gestione clinica del paziente. Grande cura è stata anche posta nella attuazione di soluzioni che migliorano il grado di umanizzazione degli ambienti. Infine nelle postazioni di isolamento è stato installato un pc panel a bordo letto che permette ai pazienti infetti o immunodepressi di comunicare con i propri cari in conference call o di accedere a contenuti multimediali e TV.
“Si tratta – afferma il direttore generale dell’Aou dott. Laganga – di un appuntamento che riveste per noi un’importanza fondamentale. Un ulteriore tassello per rafforzare le politiche di promozione della cultura della donazione, che da anni questa Azienda e l’Università degli Studi di Messina stanno mettendo in campo. A tal proposito, ringrazio il Rettore per l’appoggio ricevuto. E’ un’emozione fortissima ospitare i genitori del piccolo Nicholas, i quali con la loro scelta diedero una grandissima lezione di altruismo a tutto il Paese. L’intitolazione del reparto di Rianimazione rappresenta un piccolo, ma doveroso gesto nei loro confronti. La cerimonia segna, altresì, l’inaugurazione di una struttura all’avanguardia, a disposizione del territorio, che permetterà al Policlinico di compiere un ulteriore salto di qualità”