Barcellona P.G. (Me), 11 settembre 2019
Massimo riserbo da parte degli inquirenti circa le modalità con le quali è rimasto ferito, attinto da due colpi di fucile alle spalle, Alessandro Genovese detto “dentino”, classe ’73. L’uomo ferito è stato subito soccorso dai suoi familiari e trasportato in stato di incoscienza all’ospedale “Cutroni – Zodda” .
Serrate le indagini partite subito dopo il grave fatto di sangue e condotte dai carabinieri della locale compagnia.
Chi ha sparato voleva uccidere. Il sicario ha sparato con un fucile a canne mozze da un’auto guidata da un complice indirizzando gli spari per tentare di colpire organi vitali.
Giunto al pronto soccorso del Cutroni Zodda in gravissime condizioni è stato sottoposto a diversi accertamenti diagnostici che evidenziavano la ritenzione di pallini di piombo in organi vitali motivo per cui Genovese viene costantemente monitorato persistendo il pericolo di vita e in attesa di sottoporlo a un delicato intervento chirurgico per l’estrazione dei pallini.
Il Genovese pur non essendo personaggio di grande spessore criminale risulta inserito nella mappa della mala barcellonese. Di lui ha parlato anche un pentito di origine polacca che già nel 2007 indicava in “dentino” un esponente del gruppo di Fondaconuovo. Già condannato a 5 anni di reclusione nell’ambito dell’operazione antidroga Sant’Andrea, Genovese vanta diversi precedenti legati allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Complesse e serrate le indagini esperite sin dai minuti successivi il ferimento dagli uomini diretti dal Capitano Giancarmine Carusone che restano avvolte dal più assoluto riserbo.