3 settembre 2019
Oltre 35 milioni di euro evasi, 1.329 persone truffate in 97 province di tutta Italia e 20 persone indagate. E’ il bilancio dell’operazione ‘Cars lifting’ condotta dalla Guardia di Finanza di Pordenone e relativa al commercio online di auto di lusso che lo scorso mese di marzo aveva portato a cinque provvedimenti di custodia cautelare. L’inchiesta è stata condotta su delega della Procura della Repubblica di Udine, che ha disposto sequestri in Italia e all’estero per più di 5 milioni di euro.
Grazie ad alcune agenzie di pratiche automobilistiche, il cui ruolo è al vaglio degli inquirenti, la struttura criminale è riuscita, in alcuni uffici del Dipartimento Trasporti Terrestri (Treviso, Roma, Latina Palermo), a sottrarsi alle disposizioni di legge “antievasive” che non consentono l’immatricolazione di veicoli usati di provenienza comunitaria (e quindi il rilascio dei libretti di circolazione e delle targhe) senza il preventivo assolvimento degli obblighi di versamento dell’Iva. L’indagine ha fatto emergere ulteriori attività criminose nelle operazioni di vendita: gli autoveicoli commercializzati risultavano spesso subire una riduzione del chilometraggio (dal 50% al 70% di quello reale) agendo sul software e sulle centraline elettroniche dei mezzi; le manomissioni avvenivano in due autofficine, a Padova e nella provincia di Treviso, utilizzate all’associazione criminale. Non di rado, incassati gli anticipi e, talvolta, l’intero corrispettivo (anche per 30/40 mila euro) e non veniva consegnata l’auto. Spesso, poi, venivano avviate plurime trattative per la cessione del medesimo autoveicolo a più acquirenti.
I SEQUESTRI
La Guardia di Finanza di Pordenone, su delega della Procura della Repubblica di Udine, all’interno dell’operazione ‘Cars lifting’ ha disposto sequestri per 5 milioni di euro, oltre a 2 ville, 3 appartamenti, 75 autoveicoli (Audi, Volkswagen, Jeep, Mercedes, Bentley Continental, Citroen Maserati, Citroen DS Pallas, Alfa Romeo GTV), 12 motociclette (Harley Davidson, Ducati, Vespa, Laverda, Benelli, Suzuki) e 21 orologi di lusso (Rolex, Cartier, Gucci, Tudor, Breitling e Audemars Piguet), ha effettuato il sequestro, nell’abitazione di uno degli indagati, di una esclusiva ‘cantina’, del valore complessivo di 103.300 euro, costituita da 561 bottiglie di vino e liquori, tra questi vini Sassicaia e Tignanello Antinori, rum Demerara e Caroni, whisky Samaroli Coilltean e Signat Vintage.
GUARDIA DI FINANZA: “DIFFIDATE SE PREZZI BASSI”
Alla luce dei risultati investigativi dell’operazione ‘Cars lifting’ portata avanti dalle Fiamme Gialle di Pordenone su delega della Procura di Udine, il suggerimento da parte del Comandante provinciale, colonnello Stefano Commentucci, è che per gli acquisti di autovetture perfezionati attraverso internet venga verificato sempre che l’azienda che promuove la vendita esista non solo ”formalmente”, ma anche ”imprenditorialmente” , nonché di diffidare se il prezzo proposto è fuori linea con il valore di mercato di un’autovettura avente le medesime caratteristiche di età, motorizzazione e allestimento (rilevabili dalla consultazione di plurime riviste specializzate nel settore). “Le aziende operanti nel settore hanno finalità lucrative e non regalano gli autoveicoli”, ricorda il comandante. “Se i prezzi sono eccezionalmente bassi – sottolinea – approfondite i controlli e le richieste di informazioni”. Dalle Fiamme Gialle si ricorda l’importanza di richiedere al venditore di visionare e rilasciare copia di tutta la documentazione attinente l’autovettura se di provenienza estera, tra cui il libretto di immatricolazione originario e i documenti di vendita, nonché di effettuare i pagamenti sempre con modalità tracciabili e nominative. Salvo ulteriori sequestri dei diretti profitti derivanti dal reato di truffa, le centinaia di clienti, acquirenti gli autoveicoli schilometrati o immatricolati fraudolentemente (e con le carte di circolazione sequestrate), dovrebbero avviare azioni di risarcimento di natura civilistica. (ANSA).
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