Messina, 23 agosto 2019
Domenica 25 e lunedì 26 nuovo sciopero di 4 ore del personale delle autostrade a seguito della rottura della trattativa per il rinnovo del contratto nazionale di settore, in continuità con il primo sciopero effettuato gli scorsi 4 e 5 agosto e nel rispetto della legge che regolamenta il diritto di sciopero”.
“Nel merito – spiegano i sindacati – la vertenza autostrade assume un’importanza strategica, a fronte delle molte concessioni già scadute o di prossima scadenza ed in coerenza con la vertenza generale dei trasporti ‘Rimettiamo in movimento il Paese’. I segretari di Messina, Garufi, Barresi e Franchina, rispettivamente dei sindacati Filt Cgil Uiltrasporti e SLA Cisal, nel contesto complessivo della vertenza nazionale rimarcano la grave situazione del Consorzio siciliano ed una vertenza legata al blocco dal 2009 del contratto che penalizza gravemente i dipendenti siciliani e ha reso croniche criticità gestionali e amministrative che ledono i diritti dei lavoratori. “Nonostante questo non è mai venuto meno l’impegno a garantire sicurezza e servizi agli utenti, anche a rischio della propria vita, come drammaticamente dimostrano gli incidenti sul lavoro che hanno coinvolto, in questo mese di esodo estivo, più di un lavoratore sul territorio nazionale”.
“Per lo sciopero dalle 10 alle 14, dalle 18 alle 22 di domenica 25 agosto e dalle 22 di domenica 25 alle 2 di lunedì 26 si fermeranno gli addetti all’esazione ai caselli e il personale turnista non sottoposto alla regolamentazione dello sciopero. “Stop al personale impiegato con turni sfalsati e spezzati nelle ultime 4 ore della prestazione mentre il personale tecnico e amministrativo si fermerà le prime 4 ore del proprio turno di lunedì 26 agosto. “Dallo sciopero resta escluso tutto il personale previsto dalla legge sull’esercizio del diritto di sciopero ed alla regolamentazione provvisoria del settore”.
“Come registrato presso alcuni caselli, in occasione del precedente sciopero, si diffidano le aziende – intimano infine i sindacati – dall’intraprendere azioni lesive del diritto di sciopero, del diritto alla mobilità degli utenti e degli interessi legittimi dei lavoratori”.