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“LONG LIST” SERVIZI SOCIALI. SI CONVOCHI IMMEDIATAMENTE IL TAVOLO CON LE OO.SS. E SI AVVII PERCORSO COI LAVORATORI.

- 21/08/2019

Messina, 21 agosto 2019

E’ finalmente stata pubblicata la “long list” dei lavoratori sostituti della Messina Social City, dopo oltre quattro mesi di attesa, durante i quali i lavoratori sostituti storici dei servizi sociali ed ex “Casa Serena” hanno dimostrato una grande maturità e un senso di rispetto delle istituzioni di cui la città e la politica messinese devono riconoscere e plaudire.

Adesso è tempo che si passi immediatamente alla seconda fase del percorso che era delineato dalla delibera di Consiglio nr. 67/C del 20/11/2019, ossia l’apertura dei tavoli di concertazione con tutte le OO.SS., senza assegnare patenti di maggiore legittimità seguendo logiche di pesi in numero di tesseramento e di equilibrismi utili solo a spezzare il fronte dei lavoratori che, in questo momento, l’Amministrazione ha il dovere morale di tenere unito, invece di giocare al “tanto peggio, tanto meglio”: che non lo si faccia più sulla pelle dei lavoratori e soprattutto degli utenti dei servizi sociali comunali.

Al tavolo di concertazione, è dovere morale oltre che politico avviare lo screening effettivo della domanda di servizi sociali da parte degli utenti cittadini messinesi, verificare subito la disponibilità di manodopera della Messina Social City e non indugiare altro tempo per riavviare al lavoro i lavoratori della “long list” che ne avranno diritto: avviare al lavoro costoro, infatti, significa soprattutto tornare a saper dare risposte alla domanda di servizi sociali che dalla città provengono da più parti, principalmente quelle dell’assistenza domestica, scolastica e della casa di cura comunale.

Le recenti, dimostrate e continue segnalazioni da parte degli utenti relative a disservizi, mancanza di operatori, di sostituzioni spesso non all’altezza del servizio da erogare, infatti, trovano molto di sovente motivazione nella mancanza di personale, che deve essere ovviata facendo rotare gli stessi lavoratori per diversi servizi, abbassando notevolmente il livello della qualità delle prestazioni offerte agli utenti.

Inoltre, avere a disposizione personale che potrebbe essere immediatamente avviato al potenziamento del servizio della casa di cura comunale, attualmente sotto dimensionato rispetto alla nostra città, consentirebbe finalmente la riapertura di padiglioni di “Casa Serena” che servirebbero ad incrementare l’offerta di posti letto per l’utenza: abbiamo la struttura rinnovata, adesso avremmo anche i lavoratori qualificati per potere incrementare l’offerta.

Infine, è altrettanto doveroso che al tavolo con le OO.SS. si avvii quella parte del percorso di internalizzazione dei servizi e dei lavoratori che pure era espressamente prevista dalla delibera nr. 67/C. In quella delibera, infatti, si prevedono percorsi concertativi finalizzati alla internalizzazione dei lavoratori che fossero esclusi al momento dell’avvio della MSC, attraverso prepensionamenti e pensionamenti dei lavoratori che ne avessero i requisiti, proprio al fine di mantenere e salvaguardare il livello occupazionale dei servizi sociali.

Questa ultima e importante circostanza, pure obiettivo centrale della delibera nr. 67/C, non si è ancora verificata perché la “long list” sta arrivando soltanto adesso. Adesso è tempo di procedere con questi percorsi di graduale internalizzazione dei lavoratori, perché tale è stata la volontà del Consiglio nel novembre 2018.

Si odono tuttavia voci che ascriverebbero all’attività emendativa del Consiglio Comunale il lungo “stop” relativo alla internalizzazione dei lavoratori sostituti storici ed ex “Casa Serena”: è bene rispedirle al mittente, che intende lucrare posizioni di favore sulla pelle dei lavoratori. Occorre serietà, non tutto può essere ridotto a polemica o a guerricciola para sindacale. 

E’ per le ragioni sopra esposte che in VII Commissione è già stata presentata una deliberazione di interpretazione autentica della delibera nr. 67/C, per fugare ogni dubbio e ogni strumentalizzazione che si è letto e sentito finora. In quella proposta di deliberazione, si ribadirà la sola volontà consiliare del novembre scorso: che il livello occupazionale dei servizi sociali andava necessariamente salvaguardato a favore dei tanti sfruttati dal sistema cooperativistico nel corso degli ultimi venti anni.  La delibera arriverà a discussione in aula subito dopo la pausa estiva, a fine mese. E lì si vedrà davvero quale sia l’intenzione dell’Amministrazione e di chi, a parole, dice di voler “aiutare e stare vicino” ai lavoratori dei servizi sociali assurdamente ancora esclusi dalla possibilità di lavorare offrendo servizi alla tanta utenza messinese che li richiedono.