A conclusione delle indagini condotte per tutta la notte e la mattinata odierna, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Messina e della Compagnia di Patti, hanno eseguito il fermo di indiziato di delitto – emesso dalla Procura della Repubblica di Patti – nei confronti di RUSSO Salvatore, incensurato 29enne, originario di Paternò (CT), ritenuto responsabile del duplice omicidio del 62enne CONTIGUGLIA Antonino e del nipote 27enne CONTIGUGLIA Fabrizio nonché del tentato omicidio del 43enne CONTIGUGLIA Salvatore, anch’egli nipote di Antonino.
Le investigazioni hanno permesso di ricostruire che nei giorni scorsi l’arrestato, in vacanza ad Ucria per il ferragosto insieme ad alcuni parenti, aveva avuto una lite con un familiare delle vittime per il temporaneo uso di un parcheggio nel centro storico del piccolo paese nebroideo. Ieri sera, intorno alle ore 21.00, il CONTIGUGLIA Antonino, pregiudicato per reati di criminalità organizzata, ha capeggiato una vera e propria spedizione punitiva con la quale si sarebbe dovuta vendicare l’offesa subita dal loro parente e, spalleggiato dai nipoti, ha raggiunto l’abitazione del fermato. La lite nata tra RUSSO ed i CONTIGUGLIA è presto degenerata in una colluttazione nel corso della quale qualcuno ha estratto una pistola calibro 7,65 con la quale il fermato ha esploso i colpi che hanno attinto mortalmente le due vittime e ferito il terzo soggetto facente parte della gruppo. Quest’ultimo, per la gravità delle ferite, è stato ricoverato presso un ospedale del capoluogo peloritano.
Ulteriori elementi utili alle indagini potranno ricavarsi dall’esame autoptico disposto sulle salme delle vittime e dagli accertamenti tecnici, balistici, dattiloscopici e biologici che saranno svolti dal Reparto Carabinieri Investigazione Scientifiche di Messina sull’arma e sulle tracce del reato.
Il fermato è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto in attesa dell’udienza di convalida del fermo che si terrà nelle prossime ore.
I DETTAGLI
“Si è trattato di un ferragosto di sangue e follia, avvenuto in un piccolo paese per una motivazione assurda come l’utilizzo di un parcheggio. Abbiamo chiesto la convalida del fermo di Salvatore Russo, 29 anni. Continueremo tuttavia nelle prossime ore accertamenti balistici, dattiloscopici e di altro tipo perché ancora non è completamente chiara la dinamica dell’omicidio e non abbiamo altri testimoni oltre a Russo e al cognato e quindi dobbiamo verificare alcune informazioni”. Lo ha detto il Procuratore di Patti Angelo Cavallo durante la conferenza stampa dai carabinieri a Messina parlando del duplice omicidio avvenuto ad Ucria due giorni fa. Le vittime sono Antonino Contiguglia, 62 anni, e il nipote Fabrizio Contiguglia, di 27; nella sparatoria è rimasto ferito un secondo nipote, Salvatore Contiguglia, adesso ricoverato in condizioni non gravi al Papardo di Messina. “Russo – ha spiegato il procuratore – si era appropriato di un parcheggio abusivo vicino la sua abitazione. Lo stesso parcheggio tuttavia era in uso ad una persona vicina ai Contiguglia. Il 14 agosto Antonino Contiguglia – indagato già nelle operazioni antimafia Mare nostrum, Romanza e Icaro e considerato il referente della zona per il clan di Barcellona – ha preteso che si spostasse l’auto . Ne è nata una lite che si era conclusa poco dopo”. “La sera di ferragosto – ha aggiunto il magistrato – Antonino Contiguglia ha organizzato una spedizione punitiva con i suoi nipoti e altre persone sulle quali si sta indagando, recandosi a casa di Russo. Quest’ultimo è uscito dalla porta e qualcuno dei Contiguglia ha estratto una pistola. Russo dice che l’avevano puntata contro di lui ma di essere riuscito ad appropriarsi dell’Arma e di aver fatto fuoco per legittima difesa”. Una tesi che non ha convinto però gli inquirenti, visto che sono stati sparati diversi colpi ad altezza d’uomo e che le due vittime sono state colpite al volto mentre il ferito è stato raggiunto da un proiettile alla spalla.(ANSA).
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