Spadafora (Me), 29 luglio 2019
Sensibilità per i portatori di disabilità ed abbattimento delle barriere architettoniche, e, per intanto, che le barriere di Spadafora si abbattano, almeno si garantisca l’accesso al mare.
E’ stato un punto della campagna elettorale di tutti e tre i candidati delle ultime amministrative di Spadafora, e lo è stato anche per Tania Venuto, divenuta poi sindaco.
Così, iniziata la stagione estiva 2019 qualcuno fece notare che nulla era stato fatto per l’accesso al mare per i portatori di disabilità e per gli anziani e che magari “una passerella avrebbe agevolato il godimento del mare spadaforese anche per chi ha difficoltà a deambulare”. Fu proprio il sindaco di Spadafora ad annunciare sui social (ah benedetti social!) che, giustappunto, sarebbe stata predisposta “una passerella sulla spiaggia per i meno fortunati“. Così li definì Tania Venuto sindaco di Spadafora.
Ebbene la famosa “passerella per i meno fortunati” l’abbiamo vista ieri e credo che guardando le immagini che alleghiamo il dubbio che sorge nella mente di un disabile o di chi ha difficoltà a deambulare e se la trova davanti sia “ma è una presa in giro?“.
Una fila di mattonelle disconnesse e differenti l’una dall’altra, della dimensione di 25 o 30 centimetri ciascuna, messe in fila una dietro l’altra, semplicemente appoggiate sulla sabbia e che partono già a buona metà dell’arenile e terminando a metà percorso. Un percorso che non si può iniziare e che non è possibile finire. Mattonelle rotte e per di più troppo piccole per poterci camminare con una carrozzella.
Insomma l’abbiamo definita nell’unica parola che ci è sovvenuta, “vergogna” e vogliamo ribadirlo: UNA VERGOGNA. Vergogna per chi se la trova davanti, vergogna per chi l’ha pensata e per chi si è prestato a posarla vista la sua finalità (anche l’operaio doveva ribellarsi!) e profonda offesa e deprimente realtà per chi la disabilità la vive e magari non pensa di essere uno “meno fortunato”.
Si tolga quella indecenza dalla spiaggia di fronte al palazzo comunale di Spadafora: indecenza per il Comune e la sua Amministrazione, indecenza per gli spadaforesi sicuramente molto più sensibili alle esigenze di chi ha tutto il diritto di raggiungere il mare nonostante le proprie difficoltà . Infine: Sarebbe bello scoprire che ci siamo sbagliati e che magari lì a fianco da domani compaia una passerella degna di questo nome e degli spadaforesi. L’Amministrazione è ancora in tempo.