Messina, 16 luglio 2019
Il Sindaco aizza i fan più attivi della sua pagina Facebook contro un Corpo di Polizia Municipale tra i più anziani d’Italia, con un’età media di 54 anni. Questo è il punto ma lui non lo dice. Così la comunicazione che giunge a chi è, e rimane “leone da tastiera”, è che “in Polizia Municipale ci sono gli imboscati”. Non dice il Sindaco, perchè probabilmente non sa, che è uno dei lavori più usuranti al mondo e che in strada si può lavorare massimo fino a 55 anni. Non sa il Sindaco e neanche il suo assessore che anche la vita media di un agente di Polizia, non solo urbana, dopo una carriera in strada, ha statistiche completamente diverse e più tragiche rispetto al resto della popolazione. Ma forse ciò che si voleva ( e che si è ottenuto) erano i soliti “bravo sindaco”, “sei formidabile”, ” alla Vara vengono anche quelli allettati”, ” Sono diventati inidonei un mese dopo il concorso, prima erano tutti sani come un pesce”, ed ancora, dulcis in fundo, ” Mandateli a casa, vedrete come ritornano tutti idonei”. Cosa ha ottenuto Messina? Molto poco. Ma il sindaco ha aggiunto qualche “like” in più e contribuito a non chiarire il punto che un Corpo sottodimensionato ed insufficiente, che sta svolgendo servizi di controllo e tutela del territorio con concentrazione spesso a Torre Faro, che è impiegato con ben dieci unità (dei soli 93) a tenere sotto sorveglianza il settore rifiuti, che adesso dovrà far rispettare un’ordinanza anti bivacco che peraltro non è chiara, non può fare più di ciò che fa. E che, inoltre, chi è stato dichiarato “non idoneo al servizio esterno” ha nella maggior parte dei casi patologie come l’infarto, che giustificano tale decisione. Dia più dati il Sindaco e contribuisca, dunque, a dare un quadro più utile e preciso.