Messina, 13/07/2019: “Non c’è nessuna privatizzazione improvvisa di Villa Sabin e degli altri impianti sportivi perché in modo sovrano l’azione è stato decisa dal Consiglio Comunale nell’ambito del Salva Messina. Di conseguenza la Uil Trasporti se ne faccia una ragione perché ancora i processi di governo urbano li determina il Sindaco, la Giunta e il Consiglio comunale, non i sindacati con l’ormai noiosa visione da ancien régime. Sulla questione straordinari di MessinaServizi, ricordo al buon Barresi, che per contratto se ne possono fare sino a 80 mila ore. Ne sono state fatte 24 mila, dunque non siamo neanche a metà, pur restando il linea con le amministrazioni passate. Questo deve essere chiaro perché si mistifica anche questo dato”. Così in una nota il Sindaco del Comune di Messina, on. Cateno De Luca, in risposta a Michele Barresi, segretario di Uil Trasporti Messina.
“Per quanto concerne l’affidamento a terzi del servizio di raccolta di suppellettili e ingombranti – aggiunge il Primo cittadino – è in linea con tutte le società pubbliche di tutta Italia. Il buon Barresi, si faccia una bella passeggiata a Palermo, Catania o Roma piuttosto che perdere tempo a Messina per accanirsi contro presunte malefatte di De Luca. Apra la sua mente in merito alle dinamiche della gestione della raccolta del servizio urbano, sia per quella ordinaria che straordinaria. Ci manca solo che Barresi affermi che io voglio ‘privatizzare i sindacati’, così da completare la sua pantomima sulla selvaggia privatizzazione che non appartiene al Sindaco De Luca, ma frutto in parte di una strategia comunale voluta dal Consiglio, che si chiama appunto Salva Messina, per la quale stiamo ottenendo buoni risultati, con buona pace di Cgil e Uil.
“L’esternalizzazione di cui si parla – sottolinea il Sindaco peloritano – non rappresenta neanche il 5% del contratto di servizi. Ricordo a Barresi che l’importo massimo è pari al 30% del valore del contratto. Ciò significa che su circa 45 milioni di contratto di servizi, MessinaServizi può esternalizzare lavori per oltre 12 milioni di euro l’anno”.
“Il governo di MessinaServizi – conclude De Luca – tocca a noi e di conseguenza non siamo disponibili a condividerne con Barresi e la società come è stato in passato, quando c’era l’allegra compagnia che governava MessinaServizi, con in testa il direttore generale Iacomelli che ha dato il colpo di grazia alla struttura. Che Cgil e Uil continuino a organizzare aborti conclamati come i loro scioperi generali, piuttosto che intralciare l’azione di riorganizzazione attuale che stiamo concludendo”.