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Custode ex Gil, Il Sindaco De Luca a CGIL e UIL: “Ho chiesto il licenziamento seguendo le norme”

- 12/07/2019

Messina, 12/07/2019

“Che bello leggere affermazioni dei segretari di CGIL e UIL ormai impegnati nella lotta politica contro il Sindaco De Luca perché non li fa più comandare nelle stanze del palazzo municipale e delle partecipate. Si tratta dei soliti baroni che in questi anni non hanno visto: i bilanci falsi di ATM; i bilanci altrettanto falsi di AMAM; le porcherie di Messina Ambiente, Messina Servizi; il ladrocinio nei servizi sociali con gente buttata fuori per fare spazio ad amici e parenti dei poteri forti; i milioni di euro del bilancio comunale suddivisi per progetti obiettivo e per fondini contrattuali illeciti”. Così in una nota il Sindaco della comune di Messina, on. Cateno De Luca, in risposta alle dichiarazioni di Giovanni Mastroeni, segretario generale Cgil Messina, e Ivan Tripodi, segretario generale Uil Messina.

“Nei confronti del custode – continua il Primo cittadino di Palazzo Zanca – non si tratta di nessun abuso d’ufficio, anzi, nel rispetto delle norme ho chiesto per iscritto al Segretario/Direttore Generale di avviarne le procedure di licenziamento, fermo restando il rispetto delle norme che prevedono un iter ben preciso. Il resto è la solita aria fritta che tali sindacalisti vendono al miglior offerente in malafede. I giovani messinesi, qualificati e senza lavoro vi ringraziano anche per questa difesa d’ufficio. Vi ringraziano anche gli abitanti di Fiumedinisi, per la gentile citazione a conferma che non avete la statura morale per lustrare neanche le loro scarpe”.

“Sono farisei della comunicazione, che mi attaccano per propri scopi politici piuttosto che per i reali interessi dei lavoratori. Sono sempre quelli che – conclude il Sindaco Peloritano – hanno fatto la guerra per il Salva Messina ed ora continuano in questa solitaria crociata, dopo la figuraccia dello sciopero del 31 ottobre scorso, con appena 500 partecipanti di città e provincia, la maggior parte con permessi sindacali retribuiti”.