Stromboli (Me), 3 luglio 2019
E’ originario di Milazzo l’escursionista morto nel pomeriggio a Ginostra durante le esplosioni del vulcano. E’ stata una delle due colate laviche a provocare il decesso dell’uomo, scese dalla sommità lungo la sciara del fuoco. L’uomo è stato così colpito probabilmente da qualche masso lavico o è caduto rimanendo vittima di uno degli incendi causati dai lapilli incandescenti caduti sui canneti e gli arbusti sottostanti. Persone barricate a Ginostra, la zona più colpita. Ed anche due feriti.
“Un’esplosione violentissima”, nemmeno il tempo di capire cosa stesse succedendo, “poi la pioggia di lapilli incandescenti” e lo sguardo rivolto al vulcano che la troneggia, oggi cupo e minaccioso. La paura di non riuscire a fuggire senza prendere fuoco e la “corsa a barricarsi in casa”. O tuffarsi in mare. I turisti che in questo periodo dell’anno affollano l’isola delle Eolie hanno passato momenti di terrore oggi, quando il vulcano si è svegliato e ha trasformato uno dei paradisi italiani in un incubo: “C’era una colonna di fumo nero che fuoriusciva dal vulcano e metà dell’isola di Stromboli non si vedeva. Ci siamo rinchiusi nelle case e ne siamo usciti molto dopo. Continua a cadere cenere e c’è una densa nube di fumo”, raccontano i turisti. In molti guardavano anche il mare, “la paura dello tsunami è stata forte”, spiega un testimone da tre giorni sull’isola. Molti si sono precipitati sul molo alla ricerca dell’aliscafo “con l’intenzione di abbandonare l’isola”, spiega Gianluca Giuffrè, giornalista e proprietario di un bazar a Ginostra, la frazione a di Stromboli investita dall’esplosione. Anche il parroco dell’isola, padre Giovanni, ha visto piovere “lapilli che hanno provocato incendi. La gente ha paura e sta cercando di andare via da Ginostra, ma può farlo soltanto via mare”. Chi esce dalle case, scampato il pericolo dei lapilli infuocati, sta con gli occhi all’insù. C’è chi riprende la nube di fumo e chi gli sta accanto che gli chiede di non consumare la batteria del telefonino “perché non si sa mai, siamo in emergenza”; c’è una ragazza che si chiede: “Ma non c’è nessuno che viene a spegnere l’incendio?”. Un giovane, ipnotizzato dallo spettacolo dell’esplosione, arriva a dire: “Sembrano fuochi d’artificio”. E c’è chi è in preda al panico: “Qui mi sento soffocare, non possiamo scappare, mi manca l’aria – grida un uomo – quando arriveranno le barche a prenderci?”. In serata settanta persone sono state fatte evacuare da Ginostra: “Abbiamo paura e non vogliamo restare a dormire sull’isola”, spiega una di loro.(