Catania, 16 giugno 2019 – di Giuseppe Bevacqua
“Mischiare culture produce bellezza” lo dice Mario Tronco, componente della “Piccola Orchestra Avion Travel” e uno degli ideatori del progetto Orchestra di Piazza Vittorio che con l’Ottetto multietnico di stasera al Monastero dei Benedettini di piazza Dante a Catania, inaugurerà la rassegna promossa dall’Università di Catania “Porte aperte all’UniCt”.
Quello lanciato da Mario Tronco, significato e messo in pratica con l’Ottetto, è un messaggio profondo e dalle mille valenze. Anche coraggioso in un momento particolarmente “buio” per il valore dell’integrazione, del rispetto e dell’accoglienza italiana, ma anche siciliana, continuamente messo in discussione, come un motore assordante in pieno regime, per dirla con Roberto Saviano, da una politica che ha sbarrato la strada all’umanità del volontariato nei confronti di chi vene dalle sponde mediterranee.
Così la sfida è vinta simbolicamente e provocatoriamente dall’Ottetto che con i suoi 100 musicisti di diverse aree geografiche ed etnie che si sono avvicendati negli anni dal 2002 a oggi ha lasciato impronte di diversità creativa e sfavillante. “Musicisti indiani con brasiliani e sonorità mutevoli. L’Orchestra nasce dopo l’11 settembre e con la Bossi – Fini a detrimento di migrazioni ed integrazione. Il progetto musicale propone sonorità che vogliono parlare di fratellanza e di accoglienza” racconta Mario tronco.
L’evento è stato organizzato dall’AME presieduta da Biagio Guerrera e rete Latitudini presieduta dal messinese Luigi Spedale.
Si va in scena alle 21.15 al Monastero dei Benedettini di Piazza Dante a Catania nell’ambito della rassegna dell’Università di Catania coordinata dal professor Rosario Castelli e che fino al 2 di agosto ospiterà concerti, spettacoli teatrali, proiezioni ed incontri.
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