Messina, 13 giugno 2019
I 30 temerari nuotatori sono partiti questa mattina da Capo Peloro, altezza Torre Faro in più batterie, pronti ad affrontare le fredde correnti del Mar Ionio e del Mar Tirreno lungo lo Stretto di Messina per portare sotto i rifettori la fibrosi cistica, la malattia genetica grave più diffusa.
Tra loro partecipa a questa iniziativa dal grande peso simbolico anche Matteo Marzotto, presidente di Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica.
Vi ricordiamo inoltre che questa sera alle ore 20:30 all’Hotel Capo Peloro è prevista la charity Dinner con Matteo Marzotto e i protagonisti della traversata. L’iniziativa contribuisce a finanziare i progetti di ricerca promossi dalla Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica di cui Matteo Marzotto è cofondatore e presidente. All’impresa solidale seguirà una Charity Dinner in programma all’Hotel Capo Peloro di Torre Faro (ME). Rimangono pochi posti per prendere parte alla serata aperta a tutti. È stata una traversata per la vita quella dello stretto di Messina. Negli anni l’evento organizzato da Luciano Vietri è diventato simbolo di sfida contro le malattie gravi, che rappresentano simbolicamente un mostro da combattere, proprio come Scilla e Cariddi che nell’antichità davano il nome allo stretto.
Questa nuova edizione patrocinata dal Comune di Messina vede in campo la Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica Onlus, Agenzia nazionale per la Ricerca sulla malattia genetica grave più diffusa definita “a timer”, perché chi ne è affetto ha un’aspettativa di vita media che si attesta intorno ai 40 anni. Chi nasce malato ha ereditato sia dal padre sia dalla madre una copia del gene mutato. Entrambi sono, quasi sempre senza saperlo, portatori sani di una copia di tale gene: in Italia sono circa 2milioni e mezzo, una persona ogni 25, e una coppia composta da due portatori sani, ad ogni gravidanza, ha una probabilità su quattro di avere un figlio malato.
Sono stati 30 i nuotatori di vario livello che si sono messi alla prova attraversardo lo stretto nei 3,5 chilometri, dove si incontrano le correnti del Mar Ionio e del Mar Tirreno. Tra loro, ha deciso di affrontare l’impresa anche il presidente di FFC Matteo Marzotto da sempre noto appassionato sportivo, coinvolgendo al suo fianco i volontari delle Delegazioni FFC di Vicenza e di Vittoria Ragusa e Siracusa.
“La mia passione sportiva è la bicicletta, ma non ho potuto sottrarmi a questa impresa solidale quando mi hanno chiesto di partecipare. – dichiara Matteo Marzotto, presidente di FFC – Si tratta di un’iniziativa dal grande peso simbolico, ma ancora di più dal punto di vista del sostegno concreto alla ricerca che noi come Fondazione promuoviamo e che proprio in queste settimane ha messo a segno un importante risultato. Grazie al progetto Task Force for Cystic Fibrosis finanziato da FFC, è stato individuato un composto molto promettente che con alta probabilità nel 2020 verrà testato sull’uomo. Colgo anche l’occasione, visto che siamo in periodo di dichiarazione dei redditi, e sapendo che un italiano su quattro ancora non destina il 5×1000, per ricordare che la ricerca è la sola a poter avere l’ultima parola sulla malattia e che c’è costante bisogno di sostegno e di aiuto perché un giorno questa malattia possa essere definitivamente sconfitta.
A sfidare le onde salate anche gli atleti del Martina Dogana Triathlon Team, Associazione della pluricampionessa italiana, legata da tempo alla Onlus.
Muniti di cuffia firmata FFC e scortati dalle barche durante tutto il percorso, i partecipanti, bracciata dopo bracciata, hanno raggiunto la Calabria dove sono stati presi i singoli tempi. Al termine della traversata, sono rientrati in Sicilia in barca per partecipare, in serata, alla Charity Dinner in programma all’Hotel Capo Peloro di Torre Faro (ME). La cena, patrocinata dal Comune di Messina e realizzata con il contributo di Banca Agricola Popolare di Ragusa, è aperta al pubblico e restano ancora pochi posti disponibili. L’intero ricavato della serata sosterrà l’attività scientifica promossa dalla FFC.
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