Messina, 30 maggio 2019
L’Ars ha deciso il rinvio delle elezioni delle ex Province, dimostrando ad oggi l’impossibilità di risolvere in tempi brevi il problema Stato/Regione che non permette, a causa della mancata rimodulazione e recupero del prelievo forzoso, la definizione dei bilanci, la normalizzazione dei servizi, la stabilizzazione dei precari. Un segnale che procura non poca preoccupazione ai sindacati. E’ così che Santino Paladino, reposnabile Ex Province per il CSA ed il segretario generale Giuseppe Badagliacca chiedono un incontro urgente con il Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, con l’assessore Bernadette Grasso e con l’assessore Armao.
“La scrivente O.S. non può che accogliere con forte preoccupazione la notizia del rinvio delle elezioni degli organi di Liberi Consorzi e Città Metropolitane.” scrive il CSA nella sua richiesta inviata alla Regione. “Pur avendo da sempre criticato il sistema elettorale di secondo livello ed auspicato il ritorno all’elezione diretta nel rispetto delle più elementari regole della democrazia e del ruolo costituzionale degli enti di area vasta, riteniamo l’ulteriore rinvio un pericoloso segnale di “smarcamento” della politica locale dalle sorti delle ex province siciliane, soprattutto in un momento in cui non si hanno più notizie certe in merito ai provvedimenti finanziari e normativi che dovrebbero mettere le amministrazioni nelle condizioni di regolarizzare gli strumenti contabili finanziari ed alla definizione di funzioni e competenze (rammentiamo che sono state ad oggi disattesi gli impegni assunti dal Presidente in merito alla convocazione dell’osservatorio previsto dalla L.R. 15/2015).“
” Alla luce di quanto suesposto, si richiede un incontro urgente per definire le linee degli interventi che codesto Governo intende realizzare per il definitivo rilancio degli enti in questione” conclude il CSA.