Spadafora (Me), 23 maggio 2019
E’ un fulmine a ciel sereno che getta ombre profondamente scure sull’appena insediata amministrazione Venuto. Spadafora non ha più, al momento, un assessore e due esperti che rimettono il mandato nelle mani della Sindaca Tania Venuto. E come se non bastasse anche il neo consigliere comunale Giuseppe Di Mento, eletto proprio tra le file della lista di Tania Venuto, prende le distanze dall’amministrazione, prende le distanze dalla neo Sindaca. Gli esperti che hanno rimesso il mandato sono Pietro Campagna, nominato per la Polizia Municipale e Rosalba Gangemi, che aveva ricevuto l’incarico per lo Sport. Mentre l’assessore che consegna la propria delega a Tania Venuto è Giuseppe Cannuli, l’unico degli assessori designati “rispettati” e nominati in base a quanto declamato in campagna elettorale da Tania Venuto. Soprattutto il passo indietro di Cannuli è indicativo del malessere che sta emergendo in seno alla governance del Comune di Spadafora. Decisioni gravi e permeate da evidente disappunto quelle dei due esperti e dell’assessore, manifestate ufficialmente con una lettera controfirmata anche dal consigliere Di Mento e protocollata stamattina al numero 7515 del protocollo generale del Comune di Spadafora.
“I sottoscritti Pietro Campagna, Rosalba Gangemi, Giuseppe Cannuli, Giuseppe Di Mento, rispettivamente esperti, assessore e consigliere comunale della compagine “Per Spadafora Tania Venuto Sindaco” con la presente comunicano il loro disappunto su come, palesemente, ci si sta accingendo ad amministrare la cosa pubblica nel Comune di Spadafora“. Questo è l’incipit della lettera con la quale un notevole pezzo dell’amministrazione Venuto viene a mancare, in momento in cui Spadafora doveva trovare la forza e la spinta per RINASCERE. Ma sembra invece che, in base a quanto scritto nero su bianco dagli “uscenti” si stia andando verso una deriva retrorsa e che si stia tornando al vecchio sistema amministrativo. “Stanno venendo meno tutte le prerogative che avevano contraddistinto il programma di innovamento sbandierato in campagna elettorale. Il gruppo che fa capo ai rappresentanti di cui sopra si era affacciato all’agone politico del paese con le premesse e le aspettative di cambiamento e rinnovamento rispetto ai vecchi modi di gestire il Comune, facendo tesoro di quanto buono fatto dalla precedente amministrazione, ma con modi e metodi diversi, mirando a valorizzare figure politiche fresche, presentando al paese una vera nuova stagione politica. Tania Venuto ci era sembrata la persona giusta per guidare questa voglia della cittadinanza tutta di dare un taglio al vecchio modo di governare e quindi, anima e corpo ci siamo battuti per raggiungere la vittoria mettendoci la faccia e garantendo agli elettori il nostro impegno per il cambiamento. Ebbene a meno di un mese dalle elezioni, ci dobbiamo ricredere su quanto auspicato fino al 28 aprile scorso, nulla è cambiato in seno alla macchina organizzativa del comune, nulla è cambiato in merito al metodo di scelta della squadra di governo, e nulla è cambiato rispetto al modo verticistico e assolutistico di governare”. Parole dure che derivano dal disaccordo circa la nomina del vice sindaco identificato nell’assessore Centorrino: “La nomina dell’assessore Centorrino a vice sindaco è la riprova di quanto sopra enunciato e riassume il concentrato di come il Sindaco intenda gestire il governo del paese per i prossimi cinque anni, proponendo una figura politica che non rappresenta di certo il tanto decantato rinnovamento”.
Il consigliere Di Mento di fatto non esce dal gruppo di maggioranza ma ne prende scetticamente le distanze.
Si prefigura una crisi di governo al Comune di Spadafora? Il sindaco Tania Venuto dovrebbe riferire in Consiglio Comunale.