Messina, 17 maggio 2019 – Nota UIL
In merito all’inaccettabile esclusione degli operatori estromessi dal transito alla Messina Social City si rammenta che, durante la trattativa relativa alla costruzione dell’azienda speciale, abbiamo presentato un’articolata proposta, formalmente verbalizzata lo scorso 7 novembre, finalizzata alla salvaguardia di tutti i lavoratori in questione.
Purtroppo, il nostro fattivo contributo è stato totalmente ignorato e, addirittura, è stato oggetto di dileggio da parte del Sindaco di Messina De Luca.
Nelle successive riunioni, come risulta a verbale, il nostro Sindacato ha perorato, quasi sempre in solitudine, la causa degli operatori in servizio a tempo indeterminato, rimasti esclusi.
Inoltre, la causa della riassunzione e la salvaguardia occupazionale dei lavoratori ex Casa Serena è stata ed è da sempre sostenuta dalla UIL e dalla UIL FPL che, sin dall’inizio hanno aspramente criticato sia la riduzione d’organico che la dotazione organica prescelta.
In tal senso, se, oggi, due operatori sono transitati alla Messina Social City è esclusivamente grazie alla UIL, unico sindacato che si è presentato davanti alla Coop. Genesi dopo ben due convocazioni andate deserte e così consentendo lo scorrimento della graduatoria degli esuberi.
Si fa presente che la mancata condivisione dei criteri di passaggio alla Messina Social City è stata apertamente ribadita anche in sede di procedura di conciliazione avviata dagli esclusi e alla quale, incredibilmente, né la Messina Social City né il Comune si sono presentati.
Nella riunione dello scorso 14 maggio ancora una volta la UIL FPL ha ribadito il profondo dissenso rispetto ai criteri adottati nel passaggio all’Azienda che hanno escluso operatori storici e ha sostenuto con forza la richiesta di contrattualizzazione degli stessi.
Pertanto, respingiamo la richiesta di presentare una proposta tecnica unitaria in quanto, a nostro avviso, deve essere, in primis, il sindaco De Luca a rimediare ai pasticci fatti.
Non può essere scaricata alcuna responsabilità sul Sindacato che, come detto, aveva da tempo chiesto la salvaguardia di tutti i lavoratori, nessuno escluso, impegnati nei servizi sociali.
Adesso è indispensabile che il Sindaco, i dirigenti, il Presidente e i Consiglieri di amministrazioni dell’azienda e gli organi di gestione e controllo profumatamente pagati dalla collettività, si assumano le proprie responsabilità e diano risposte concrete a decine di lavoratori ingiustificatamente esclusi.
La mancata condivisione unitaria di una proposta tecnica non può rappresentare un alibi per giustificare gli evidenti errori commessi in questi mesi.
E’ opportuno evidenziare che la UIL e la UIL FPL hanno sempre dimostrato con i fatti la competenza tecnica nell’affrontare la trattativa e non accetteranno alcuna strumentalizzazione demagogica da parte di chi, oggi, vorrebbe assumersi la paternità della risoluzione di una seria problematica, la cui risoluzione, a tempo debito, fu proposta soltanto dalla UIL e che adesso merita nuovi approfondimenti tecnici per assicurare il futuro dell’Azienda nel lungo periodo.
Si precisa che la UIL FPL ha più volte sollecitato la mappatura dei bisogni dei servizi che dia conto delle esigenze di una città con oltre 240 mila abitanti, purtroppo in crescente sofferenza, capace di orientare la politica messinese non verso il taglio dei servizi sociali, ma, al contrario, verso l’implementazione degli stessi. Siamo costretti a rilevare che la metodologia utilizzata nella mappatura pubblicata ha esitato una mera ricognizione interna degli attuali servizi, del tutto carente di dati territoriali incrociati e di interviste a testimoni privilegiati.
Infine, elemento di forte preoccupazione tra tutti i lavoratori, dobbiamo rilevare che, in merito al paventato ritardo nel pagamento degli stipendi, a tutt’oggi non sono state trasferite le somme alla Messina Social City poiché la determina n. 3111 del 15 maggio 2019 della Dirigente dr.ssa Carrara, del 15 maggio 2019, si limita solo ed esclusivamente ad un mero impegno di spesa rinviando a provvedimenti successivi l’iter di liquidazione.
Pertanto, auspichiamo che in tempi rapidissimi si dia una risposta certa sul pagamento degli stipendi, sulla dotazione finanziaria e sulla gestione amministrativa della Messina Social City poiché è inaccettabile la grave approssimazione che ha sistematicamente accompagnato il processo di costruzione dell’Azienda.