Messina, 6 maggio 2019
Perchè il consulente del lavoro che ha stipulato i contratti con i dipendenti e che ha sviluppato le prime buste paga, pagate in ritardo, si dimette dalla Messina Social City? E’ un interrogativo che per primo il Consiglio Comunale deve porsi. Lui, il ragioner Giovanni Panarello non parlerà di certo. Anche lui sotto la scure dell’articolo 10. Quello che per regolamento contro firmato da tutti i dipendenti impone il silenzio assoluto su ciò che avviene all’interno della società, azienda speciale, del Comune di Messina. Ma i consiglieri comunali devono chiedersi perchè proprio dopo il comunicato di CISL FP che per bocca di Calogero Emanuele chiede di vederci chiaro sulle buste paga, sui mandati che raggiungono il milione di euro contro gli 800 mila stimati adesso, d’improvviso si dimette? Ed ora? Senza direttore generale e senza ragioniere chi provvederà al pagamento di aprile entro maggio? E la tesoreria? Monte dei Pascchi di Siena. Questa è certezza. Bandi andati a buon fine? Soliti interrogativi a cui l’assessore Alessandra Calafiore dovrebbe rispondere, senza se e senza ma. Ed il rimpasto? A chi toccherà?
Intanto si nomina in fretta e furia un sostituto. Anzi una sostituta: la ragioniera Petrucci. Ma l’incarico come è stato affidato? Con quale bando?
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