Messina, 8 aprile 2019
Sembrerebbero troppi gli interrogativi e le evidenti contraddizioni sul ruolo del presidente del collegio dei revisori dei conti di Atm. Pertanto, auspichiamo che il Consiglio Comunale sospenda in autotutela la delibera di liquidazione di Atm e si proceda incaricando un’agenzia per la certificazione dello stato patrimoniale dell’azienda.
La vicenda della presunta
incompatibilità del dott. Felice Genovese nel doppio ruolo di presidente del
collegio dei revisori di Atm, società partecipata del Comune, e di
presidente della società che gestisce la piscina comunale Cappuccini, che ha un
cospicuo debito con lo stesso Comune, non può che riconfermare quanto Cgil e
Uil hanno palesato durante tutto il percorso del Salva Messina quando, snocciolando
i numeri dei bilanci e le normative, hanno da sempre considerato la
liquidazione dell’azienda trasporti un atto politico e non un obbligo dovuto alla
reale situazione finanziaria.
Il dott. Felice Genovese, occorre ricordare, ricopriva entrambi gli incarichi fin
dai tempi dell’amministrazione Accorinti, e, già negli scorsi anni, la presunta
incompatibilità era stata segnalata dal Sindacato agli organi competenti.
Recentemente, dopo la riconferma di Genovese nel ruolo ricoperto in Atm decisa dal
sindaco De Luca, non era di certo sfuggito alle scriventi OO.SS. che nelle
relazioni prodotte dal presidente del collegio dei revisori al nuovo Cda e al sindaco
sui conti di Atm, dal giugno 2018 in poi, avevano fatto riscontrare una
sostanziale modifica sul merito della gestione economica degli ultimi 5 anni
dell’azienda, dipingendo scenari ben più gravi e quasi a smentire le precedenti
analisi dello stesso collegio dei revisori dei conti, presieduto sempre dal
dott. Genovese, prodotte nella gestione Accorinti – Cacciola.
Oggi che vengono legittimamente avanzati dubbi da parte del Consiglio Comunale sulla compatibilità del doppio ruolo del dott. Felice Genovese, in attesa che si faccia piena luce sulla vicenda non possiamo permettere che restino dubbi alcuni e sembra oltremodo necessario si blocchi il processo di liquidazione dell’ATM.
Riteniamo che sia necessario fugare ogni legittimo dubbio e torniamo a chiedere che il Consiglio Comunale, come previsto in un emendamento approvato durante la discussione sul Salva Messina, pretenda che la certificazione dello stato patrimoniale dell’azienda sia effettuato da un’agenzia terza e sospenda fin da subito la procedura di liquidazione che nei fatti è rimasta ferma al novembre 2018.
Messina, 8 aprile 2019
Giovanni Mastroeni (Segretario gen.le CGIL Me) – Ivan Tripodi (Segretario gen.le UIL Me)
Carmelo Garufi (Segretario gen.le Filt-Cgil Me) – Michele Barresi (Segretario gen.le Uiltrasporti Me)