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MESSINA SOCIAL CITY: “Cambia in parte il copione, ma gli attori rimarranno più o meno sempre gli stessi”.

- 16/03/2019
futtitinni

Messina, 15 marzo 2019 – di BRANCIFORTE

236.412 cittadini messinesi si dissociano dai 500 assunti della Messina Social City. Con questa Amministrazione il populismo è in forma smagliante. Siamo passati da un dossier pre-elettorale zeppo di malefatte di “quellicheceranoprima” e ci ritroviamo non solo con “quellicheceranoprimadiquellicheceranoprima”, ma con un sistema talmente malato e infestante che nemmeno la quarantena puo’ salvare onesti cittadini messinesi.

Per sgombrare il campo da ogni dubbio, solo chi ha interessi specifici dei 236 mila abitanti messinesi accetta di tornare ad un passato malato. E i sistemi, mai dismessi, del passato li stiamo vivendo proprio con le partecipate dove i CDA parlano il vecchio linguaggio politico punteggiato dai “trombati” delle 6 liste o dell’attuale sindaco o di personaggi che gravitano attorno alla galassia del FENAPI.

Detto questo vorrei ripercorrere gli anni trascorsi del sistema cooperativistico partendo dal “1998: INIZIA L’EPOPEA DEI SERVIZI SOCIALI.

LA FOTO DEI ‘PIZZINI’: STORIA DELLA PIU’ GRANDE LOTTIZZAZIONE PARTITICA. DIPENDENTE PER DIPENDENTE. CON L’AFFIDAMENTO DIRETTO E SENZA BANDI DI GARA. I NOMI, LA SPARTIZIONE, LA MAPPA DELLE COOP” era un articolo della Gazzetta del Sud a firma di Sebastiano Caspanello. Oggi 2019 NON E’ CAMBIATO NULLA, al posto dei Pizzini ci sono gli elenchi. Prima dovevano dire grazie a vari cartelli politici, oggi grazie lo diranno ad un solo cartello. Lo diranno sempre e comunque questo GRAZIE. Devo dire che hanno iniziato a dirlo con le primarie del PD. Uno squallido messaggio (cosi’ si racconta) arrivato ai 540 lavoratori transitati “illegalmente” nella Messina Social City. Le malelingue narrano che il tenore del messaggio era il seguente:

Domani si votano le primarie per il Segretario Nazionale del Pd. Sapete bene che io non chiedo mai niente. Adesso dobbiamo fare valere la nostra forza per sostenere il gruppo liberame che in consiglio comunale appoggia il Sindaco nell’approvazione delle delibere . Votando Martina sminuiamo il gruppo del PD e quei consiglieri che sono portavoce della CGIL. VI CHIEDO DOMANI DI FARVI UNA PASSEGGIATA E DI ANDARE A VOTARE A PIAZZA CASTRONOVO .CI SARÀ IL CONSIGLIERE ……………….., NOSTRO RIFERIMENTO, DOVETE ESSERE IN POSSESSO DELLA CARTA DI IDENTITÀ Dobbiamo fare questo sforzo .Dobbiamo tagliare le ali ai consiglieri di riferimento alla CGIL. FATE QUESTO SFORZO AIUTIAMO QUEL GRUPPO DI CONSIGLIERI CHE HANNO CREDUTO ALLA NASCITA AGENZIA

Un grazie che si ripetera’ alle Europee e via via che si presenteranno le elezioni. Questo e’ un argomento che non mi riguarda. Lo trovo volgare e squallido. Quello che piu’ mi interessa e’ che chi denuncia illegalita’ viene immediatamente richiamato dai fautori e promotori di questa operazione politica chiamata Messina Social City come il nemico numero 1 del cambiamento e che vuole il “vecchio sistema”. Insomma, parliamoci chiaro qui il vecchio sistema e’ proprio la Messina Social City, ex sindacalisti che strumentalizzano gli operatori, forze politiche, amministrazione e gran parte del consiglio comunale. Una cosa e’ certa: bene hanno fatto i 500 a scrivere l’esposto contro questo “nuovo antichissimo corso” finalmente la magistratura fara’ luce su quello che abbiamo NOI CITTADINI sempre denunciato senza pretendere nulla in cambio, senza essere operatori dei servizi sociali, senza essere sindacalisti, senza avere mai usufruito dei servizi sociali, senza avere figli o parenti disabili. NOI CITTADINI che amiamo la nostra citta’ e che desideriamo il benessere di tutti.

Le armi di distrazione di massa OGGI li sta usando questa amministrazione, si proprio questa amministrazione che alimenta guerre tra sigle sindacali tra lavoratori e ex lavoratori, tra licenziati storici e assunti novelli. Questa amministrazione alimentando tensioni e guerre e’ diventata un bubbone, combattendo il povero ambulante e ignorando o foraggiando i vecchi politici.

Chi di queste figure che gravitano attorno alla Messina Social City ha mai denunciato il sistema delle cooperative? NESSUNO, negli anni hanno fatto accordi con le passate amministrazioni, hanno svenduto e umiliato i lavoratori, persino alcuni sindacalisti o ex sostenevano le amministrazione, tanti sono gli articoli e i video a dimostrarlo. Si spartivano posti e graduatorie, in merito c’e’ una nutrita letteratura. Eppure i cittadini comuni hanno sempre difeso gli utenti e i lavoratori.

Ricordo le battaglie che abbiamo fatto per la chiusura di Casa Serena, accanto ai lavoratori. Per i licenziati al 31 gennaio 2018 della 328. Per fare avere ai lavoratori i “Certificati di equipollenza”, centinaia di incontri con i lavoratori perche’ non si fidavano di alcuni sindacalisti. E oggi questi lavoratori ignorano i 120 licenziati della 328, gli usurpano l’unica possibilita’ che avevano di poter lavorare con i Fondi PAC o con i PdZ.

Ma c’e’ di peggio, coloro che stanno denunciando questo vergognoso passaggio da cooperativa privata a Azienda Speciale per i servizi sociali pubblica, lo stanno facendo anche per loro. Perchè forse ancora non si rendono conto che stanno giocando con il futuro dei “fortunati assunti”, basta fare due conti e balza agli occhi che il loro futuro, utilizzandoli nel peggiore dei modi. Ecco sono delle marionette nelle mani del politico o “ribelle” di turno.

Del resto chiunque può leggere gli articoli degli anni passati e vedere che i “nuovi-vecchissimi” sono sempre stati dalla parte dei piu’ forti, non certo dei lavoratori e nemmeno dalla parte degli utenti.

Mi sono sempre battuta con la vergogna del VUOTO per PIENO, oggi e’ la Messina Social City che sta attuando il VUOTO per PIENO. L’unica certezza che c’e’ e’ che abbiamo 540 lavoratori, il CDA, prossimamente un Direttore e due consulenti contabili. QUELLO che non sappiamo e’ quanti sono i minori, le persone con disabilita’, gli anziani, quanti usufruiscono del trasporto ecc. ecc. Chi vi ha scritto questa lettera non sta facendo il vostro bene, ma il suo. E forse deve togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Diffidate dei “Ribelli” che condividono pranzi e cene con chi sta al potere.

Al sindaco vorrei soltanto dire prenda in mano la situazione, si liberi da tutti coloro che per gli interessi piu’ svariati la stanno utilizzando e la smetta di fomentare gli animi. ABBASSI i TONI, nessuno e’ contro i 540 lavoratori (e lei lo sa benissimo) tutti siamo contro alle modalita’ di transito, e, se non sbaglio, lei e’ un avvocato, dunque si applichi.

“Cambia in parte il copione, ma gli attori rimarranno più o meno sempre gli stessi.”