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L’ultimo accorato saluto ad Alessandra Musarra

- 13/03/2019
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Messina, 13 marzo 2019 – di Giuseppe Bevacqua

La città si è stretta intorno ad Alessandra Musarra ed ai suoi familiari, la giovane vittima di femminicidio che giovedì scorso è stata ritrovata cadavere nella sua casa a Santa Lucia sopra Contesse. Un sagrato ricolmo di fiori intorno alla bara che ha accompagnato le spoglie mortali di Alessandra nel suo ultimo viaggio fino al cimitero di San Filippo, dove la ragazza è stata tumulata per volere della famiglia. Una fine tragica per una giovane con tanta voglia di vivere e tante cose ancora da poter fare. Una morte per la quale la famiglia non può darsi pace e che adesso chiede giustizia. In carcere c’è Cristian Ioppolo, fidanzato della ragazza e gravemente indiziato di aver compiuto questo crimine orrendo. Avrebbe, infatti, ucciso Alessandra Musarra colpendola con violenza a mani nude. Un gesto che lascia attoniti . Il Duomo di Messina oggi ha contenuto la gente, i familiari, il dolore diffuso che ha riempito la cattedrale cittadina. Un dolore composto a tratti disperato, immenso, soprattutto quello della madre che ha dovuto ricorrere ad un’ambulanza quando la bara di sua figlia è stata portata via e caricata sull’auto per il trasferimento al cimitero. E’ crollata la mamma accasciata sulla bara di sua figlia, è crollata nel dolore portata via a braccia dai familiari.

La bara è uscita dalla porta centrale portata a spalle dal fratello e dai familiari e da Franco Celona, che ha deposto un fazzoletto della Vara di Messina, raffigurante la S.S. Maria Assunta, sul feretro di Alessandra.

Troppo grande il dolore di chi vedeva la bara ricolma di fiori lasciare la piazza del duomo, tra voli di palloncini rosa, tanti amici e parenti che indossavano una maglietta con la foto della ragazza e l’Ave Maria che come ogni giorno a mezzogiorno ha accompagnato, oggi, l’auto che portava via Alessandra.