Messina, 5 marzo 2019
Al Comune di Messina non si assume più da troppo tempo. Mentre la pianta organica, già sotto dimensionata, si assottiglia sempre più e non solo per il naturale turn over dei pensionamenti. E’ Libero Gioveni, consigliere comunale, a porre l’accento su un problema che in fondo è chiaro come la luce del sole. La forza lavoro del Comune di Messina è insufficiente ed anziana. Una situazione che va deteriorandosi ed aggravandosi sempre più. Ma come il Comune di Messina ha affrontato quella che presto potrebbe diventare un’emergenza? Non certo con il concorsone annunciato dalla precedente amministrazione che metteva in ballo 51 posti, e che poi si è rivelato, come scrive Libero Gioveni in una sua nota, “un bluff tipico delle più agguerrite campagne elettorali”. Nè con la recente determina, la n. 1096 del 20 febbraio di quest’anno a firma del Segretario Generale che ha disposto, scrive Gioveni, ” la mobilità interna del personale, con alcune figure che, pur non rientranti nelle aree a rischio corruzione ai sensi del D.Lgs. 196/2012 e del Piano Nazionale Anticorruzione e avendo operato bene nelle loro mansioni originarie, siano state collocate in altri ambiti facendo leva su valutazioni forse troppo superficiali“.
E ad aggravare la pur già critica situazione della pianta organica comunale di Messina adesso ci si mette anche la “quota 100″ con la quale ” pur
consolandoci con la stabilizzazione degli ultimi 76 precari (che però non implementano la pianta organizza essendo già in forza) parecchi altri dipendenti comunali andranno in pensione, senza che avvenga ancora il necessario ricambio generazionale!“, così sempre dalla nota di Gioveni.
Ed allora Libero Gioveni si chiede, ed anche noi con lui: “di tutto questo, dobbiamo solo dare colpa alle norme e ai vincoli di legge, oppure, soprattutto per alcune situazioni affrontate forse con troppa leggerezza, anche ad una volontà politica poco incisiva e, perché no, poco lungimirante??
Sarebbe, pertanto, importante affrontare finalmente e definitivamente la questione della forza lavoro in seno al Comune di Messina direttamente in Aula, sulla scia di quella condivisione politica e sindacale tanto decantata dal sindaco De Luca, perché il rischio che Palazzo Zanca da qui a breve possa essere ancora fortemente depotenziato è davvero alto, con conseguente forte pregiudizio sui numerosi servizi di pubblica utilità“, conclude il consigliere Gioveni.
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