Messina, 23 gennaio 2019 – Comunicato Stampa a firma Gianluca Gangemi
IL MOVIMENTO SPONTANEO LAVORATORI SERVIZI SOCIALI PLAUDE ALLA DECISIONE DEL SINDACO DE LUCA DI NON FARE MARCIA INDIETRO RISPETTO ALL’APPLICAZIONE DELL’ART. 37 DEL CCNL PER IL TRANSITO DEI LAVORATORI .DALLE COOPERATIVE VERSO LA MESSINA SOCIAL CITY . UNICA PROCEDURA TRASPARENTE CHE LASCERA’ FUORI APPETITI O INTERESSI DI BOTTEGA.
Non possiamo fare altro che plaudire al decisionismo mostrato dal Sindaco De Luca che ha mantenuto il pugno fermo in merito all’applicazione dell’art. 37 del CCNL cooperative sociali, per il transito dei lavoratori dalle cooperative alla costituenda Azienda Speciale”Messina Social City” . L’art. 37 del CCNL è l’unica procedura che garantisce la salvaguardia dei livelli occupazionali , trasparenza e legittimità nella procedura e lascia fuori appetiti e interessi di bottega che potrebbero risvegliarsi con procedure pasticciate e non previste dalla legge . Per tali motivi il movimento dei lavoratori nel corso della penultima riunione, ha preso solo visione della bozza del bando di selezione che abbiamo definito farlocca e che avrebbe certamente comportato la penalizzazione dei lavoratori storici dei servizi sociali , caos e avrebbe bloccato l’avvio dell’Agenzia -dichiara Gianluca Gangemi coordinatore del movimento- e ci stupiamo ” ma non troppo” per la facilità con la quale navigati sindacalisti abbiamo apposto la loro firma su tale ipotesi e non l’abbiano contestata. Purtroppo sono gli stessi sindacalisti che non hanno firmato il Salva Messina sostenendo che il Sindaco De luca ” Voleva smantellare i servizi sociali” e che adesso, pur di avere un ruolo e una foto sui giornali, a parole si dichiarano a favore della internalizzazione dei servizi sociali ma nei fatti pontificano sul nulla. La scelta della procedura trasparente e della legalità tracciata dal Sindaco De Luca attraverso la predisposizione delle graduatoria con la verifica dell’anzianità nel servizio, con lo storico INPS già prodotto dai lavoratori e con le procedure del cambio appalto di cui all’ art.37 attraverso il Centro dell’impiego, organo terzo che garantirà regolarità delle procedure, non può che essere condivisa dal movimento che rappresenta la maggioranza dei lavoratori impegnati nei servizi sociali.