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Cittadinanzattiva – Assessore Mondello: “Salvacolline non rispondente all’indirizzo politico-amministrativo dell’amministrazione”.

- 12/01/2019
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Messina, 11 gennaio 2019

CittadinanzAttiva apprende con soddisfazione che l’Amministrazione comunale, per iniziativa del vicesindaco e assessore all’urbanistica, Salvatore Mondello, ha ufficialmente preso posizione, con nota del 3 gennaio indirizzata al dirigente del Dipartimento ing. Cardia, per il ritiro della cosiddetta Variante di salvaguardia. Mondello ha specificato che la “Salvacolline «non è rispondente all’indirizzo politico-amministrativo di questa Amministrazione», a cui noi aggiungiamo che non è rispondente neppure alle attese della Città.

CittadinanzAttiva ha più volte, in passato, manifestato la propria contrarietà, chiedendo al Consiglio comunale di non adottare delibere che comportassero trasferimenti indebiti di cubature, tali da creare squilibri sul territorio, specie in presenza dell’attuale forte decremento demografico. Più volte l’Associazione ha segnalato che la Variante non sarebbe stata utile né a impostare una giusta politica ambientale, né a promuovere una corretta visione dello sviluppo. Il ritiro dunque serve intanto ad eliminare una fonte di incertezza, permettendo di impostare un nuovo dibattito, finalizzato alla redazione di uno strumento urbanistico nuovo, capace di unire alla scelta del “consumo zero di nuovo suolo” i giusti indirizzi di sviluppo per orientare le attività edili e le risorse finanziarie verso la riqualificazione e la messa in sicurezza del territorio. In tal senso la nostra Associazione intende essere partecipe, mediante l’offerta della propria disponibilità e assumendo anche in proprio le iniziative che giudicherà necessarie. Occorre infatti accelerare, nel settore urbanistico, le politiche di sviluppo, stante la necessità di riperimetrare la ZPS, con il contemporaneo avvio delle fasi 2-3 del Piano di Gestione dei Monti Peloritani, onde riportare tali strumenti in una logica positiva di tutela e qualificazione della parte naturale e subnaturale del territorio, e di salvaguardia dell’equilibrio idrogeologico, mediante l’intercettazione delle già esistenti risorse comunitarie, destinate al contenimento dei dissesti e alla salvaguardia degli habitat, nonché ad incentivare le manutenzioni agrarie e forestali con opere di ingegneria naturalistica e di ripristino delle forme tradizionali di salvaguardia del territorio.