Conferenza stampa stamane alla UIL del segretario provinciale Tripodi. “Licenziati anche tre dipendenti di ditta esterna AMAM solo perché si sono iscritti alla UIL”.
Messina, 9 gennaio 2019
Conferenza stampa incandescente oggi alla sede della UIL di Messina. I fatti denunciati dal segretario provinciale UIL, così come riportati, sono gravissimi e fanno tornare indietro la storia sindacale al 1930, l’epoca del ventennio. “Un nostro rappresentante sindacale, racconta nel dettaglio il segretario Ivan Tripodi, ha subito una sospensione dal servizio e dallo stipendio per 15 giorni per aver osato commentare un post di un’amica del sindaco De Luca, dissentendo da quanto affermato da questa signora di Santa teresa di Riva”. Un fatto questo che lede il diritto di opinione anche perchè, come riferisce il segretario provinciale della UIL Messina ed il segretario UIL Trasporti, Michele Barresi, non sussiterebbe alcuna diffamazione. Il dipendente ATM infatti avrebbe solamente rimarcato la non regolarità di una procedura decantata dalla signora utente Facebook. In particolare i fatti si riferiscono all’affidamento del servizio di soccorso mezzi della partecipata comunale che secondo il dipendente sanzionato si sarebbe svolto in modo non regolare, non essendosi svolta alcuna gara per un valore di appalto di circa 40 mila euro. Il servizio, come scritto dal dipendente ATM in risposta al post della signora di Santa Teresa, sarebbe stato concesso ed affidato ad una ditta “di fiducia” ed in modo diretto. Secondo quanto riferito dal segretario provinciale UIL Messina, Ivan tripodi, la signora in questione “sarebbe un’amica del Sindaco De Luca”, dunque il passo alla sanzione del dipendente e sindacalista UIL in questione “il passo è stato breve”. Una vicenda che rappresenta il clima che intercorre tra il sindacato ed il sindaco, secondo Tripodi, “un clima inaccettabile da ventennio. Abbiamo rispettato l’elezione di un sindaco non certo ci aspettavamo che si sarebbe rivelato un piccolo dittatore”. Una ritorsione dunque secondo i sindacati alla mancata accettazione del primo “Salva Messina” che poi portò i sindacati UIL e CGIL a lasciare il tavolo del sindaco ed organizzare la manifestazione anti “Ammazza Messina” in piazza Unione Europea, dalla quale ne discesero termini più accettabili del primo documento prospettato da De Luca.
Ma i fatti “gravi” riportati dal sindacato in conferenza stampa non terminano qui. Tre dipendenti di una ditta esterna che lavora con AMAM sarebbero stati licenziati immediatamente dopo essersi iscritti alla UIL. Secondo quanto riferito da Tripodi, infatti, i tre, letturisti dei contatori AMAM, sarebbero stati più volte invitati “a non iscriversi alla UIL e subito dopo la loro iscrizione sono stati licenziati per esubero. Esuberi in un servizio per il quale la stessa AMAM sta effettuando concorsi”.
“Noi non ci faremo certo intimidire dal sindaco De Luca” ha dichiarato in concusione Tripodi, “la nostra storia deriva dal sacrificio e dalla lotta innanzitutto contro i nazisti. Figuriamoci se un De Luca potrà mai farci paura”. La Uil ha avvisato della questione il Prefetto di Messina.
Il clima insomma si fa incandescente.