Messina, 2 gennaio 2018
“Il fallimentare comizio di Capodanno del sindaco De Luca, oltre a registrare un tragico flop certificato dalla presenza di sole 180 persone, molte delle quali tra l’altro in attesa del concerto, rappresenta l’ennesima pantomima di un sindaco prigioniero di se stesso che nei primi sei mesi di amministrazione non ha prodotto assolutamente nulla: solo annunci e parole al vento, nonchè tante offese e tantissimo veleno contro la Uil, la Cgil, la stampa, i lavoratori comunali, le altre istituzioni e tutti coloro i quali credono fermamente nelle basilari regole della democrazia e non accettano diktat ” lo ha affermato Ivan Tripodi, Segretario generale UIL Messina.
“Un solo esempio del vuoto amministrativo: il 31 dicembre doveva rappresentare la data del definitivo sbaraccamento e del tanto agognato risanamento di Messina… Ma, come noto, non è accaduto nulla di tutto ciò!! Il comizio di De Luca ha evidenziato nella sua lampante chiarezza la totale assenza di un reale e credibile progetto finalizzato a dare risposte concrete per lo sviluppo economico-sociale ed il futuro di Messina e del suo territorio. De Luca appare sempre più come un pugile suonato che, con assurda spavalderia, ripete stancamente sempre gli stessi movimenti prima di stramazzare al suolo e subire il definitivo ko tecnico” ha continuato il sindacalista.
“Questa metafora fotografa quanto sta accadendo a Messina che, dobbiamo ribadirlo per l’ennesima volta, non è Fiumedinisi, né Santa Teresa Riva. La verità inconfutabile dei fatti evidenzia come De Luca non abbia la consapevolezza di amministrare una grande città poiché emerge quotidianamente una visione ristretta, minuscola e rissosa dell’azione di governo” ha proseguito Ivan Tripodi.
“Rispetto alle indegne offese e alle vergognose calunnie reiteratamente espresse dal sindaco di Messina contro la UIL, nel respingere al mittente le oscenità che evidentemente qualificano chi le pronuncia, ribadiamo che, ormai, la questione è passata al vaglio della Magistratura che avrà modo di valutare i termini della denuncia-querela che, per difendere la dignità e l’onorabilità della nostra gloriosa organizzazione sindacale, nei giorni scorsi abbiamo formalmente presentato” ha asserito Tripodi.
“Infine, ribadiamo che le trattative e i tavoli di contrattazione non sono feste ad inviti riservate ad amici e sodali, ma si tratta di procedure basate su precise norme riguardanti le relazioni sindacali, pertanto la UIL sarà sempre presente con le sue idee e proposte e certamente non si farà intimidire dal sindaco De Luca e da una concezione medievale dei rapporti con il Sindacato“ ha concluso Ivan Tripodi, Segretario generale UIL Messina.
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