E’ il primo spettacolo autoprodotto da un cittadino Paolo Picciolo, che è anche lo sceneggiatore e afferma: “E’ un musical divertente che fa riflettere e ridere ed è un progetto ambizioso che voglio portare a Broadway” .
Messina, 4 dicembre 2018
“Il mio sogno è quello di portare questo musical in tutto il mondo e usare la prima di Messina come trampolino di lancio per Broadway; alcuni miei amici americani del settore hanno letto la sceneggiatura e mi hanno detto che ci sono buone possibilità che questo spettacolo possa avere successo negli Usa”. A dirlo durante una conferenza stampa all’Ente Teatro di Messina Paolo Picciolo, sceneggiatore e produttore messinese del musical Lelè il mafioso.it, presentando lo spettacolo, che andrà in scena il prossimo venerdì 7 Dicembre alle 21 al Teatro Vittorio Emanuele di Messina.
“Ho deciso – prosegue Picciolo – di dedicarmi al racconto di storie e alla scrittura di sceneggiature per il Teatro, un settore che mi ha sempre molto affascinato. Quest’ultima storia dalla quale nasce il musical, è quella che mi ha intrigato di più: ho messo insieme mafia e omosessualità, di solito agli antipodi, per descrivere la vita del boss che ha un figlio gay che lo mette in imbarazzo. Tenta quindi, di fare andare il ragazzo in galera, ma poi è lui che finisce in carcere. Il figlio in sua assenza, rivoluziona la mafia in un’organizzazione seria, che paga le tasse, e si occupa prevalentemente di abbigliamento, cibo, vini e prodotti tipici esportandoli in tutto il mondo con il brand mafia e il sito il mafioso.it. Al suo ritorno il padre cercherà di tornare ai vecchi sistemi, tuttavia dovrà fare i conti con il suo amore per il figlio e con i cambiamenti della società. Un modo diverso per parlare di omosessualità e mafia, usando la leggerezza per raccontare storie quotidiane, per far ridere, riflettere e sorridere”.
Il giovane Mirko Darar, che interpreta il protagonista Lelè, un mafioso in tacchi a spillo, e si è già fatto apprezzare a “Italia’s Got Talent”, entusiasta ha affermato: “Per me è stato un onore interpretare questo ruolo, che è molto divertente, ma anche intenso; riesce a rompere gli schemi precostituiti della società e di un’organizzazione ancora più gerarchica e patriarcale come la mafia, facendo emergere alcuni valori universali che prevalgono su tutto. Ho recitato ancora sui tacchi di 12 cm come nei miei spettacoli, non ascondo la mia identità, ma la valorizzo cercando di esasperarla per farla diventare un personaggio”.
L’attore Francesco Foti che interpreterà Don Vito, già noto in fiction famose come Squadra Antimafia e Medico in famiglia e protagonista di tanti importanti spettacoli teatrali, ha sottolineato: “Un bellissimo musical corale, tra equilibri, passione, sentimenti sacrificati in nome della stabilità e dell’apparenza e affetti sinceri”.
Il talentuoso regista Nicola Alberto Orofino ha rimarcato: “Un progetto ambizioso con tantissime persone in scena, un musical accattivante, allegro ma che fa anche molto pensare. Quando Paolo mi ha proposto la sceneggiatura l’ho apprezzata da subito e ho capito che sarebbe stato uno musical entusiasmante”.
Alla conferenza stampa era presente anche il direttore artistico della sezione musica del Vittorio Emanuele Matteo Pappalardo, che ha spiegato che questo è “il primo di uno serie di spettacoli autoprodotti con artisti siciliani” e che l’Ente “attraverso corsi di formazione e talent parteciperà alla produzione di altri progetti che saranno inseriti nel cartellone artistico della stagione teatrale” .
“Siamo felici – ha detto Pappalardo– di aver presentato uno dei primi musical autoprodotti da compagnie o privati siciliani, un rappresentazione di qualità tutta made in sicily che tratta tematiche molto attuali. Non abbiamo potuto contribuire per questo spettacolo, ma il nostro intento è puntare sui nostri talenti e lanciarli nel nostro cartellone. Attraverso un percorso formativo – con dei talent selezioneremo difatti, i migliori artisti del territorio e daremo loro l’opportunità di lanciare il proprio spettacolo, contribuendo alla produzione e cercando di evitare che, come tanti giovani in altri campi, debbano lasciare la città”
Presenti all’incontro anche altri protagonisti dello spettacolo gli attori Carmela Buffa Calleo, Luca Fiorino, Tino Calabrò, Cosimo Coltraro, Lucia Portale e Francesco Bernava; i musicisti Maria Fausta Rizzo, Claudio Palana, Giovanni Puliafito e Alessandro Boriani; il direttore musicale Francesco Pisano, il Coro Bianco Suono del Centro Progetto suono di Messina, la direttrice del coro e vocal coach Agnese Carrubba. Alcuni ballerini della Marvan Dance Group. Il regista Nicola Alberto Orofino, l’assistente alla regia Gabriella Caltabiano, la coreografa Carlotta Bolognese, l’assistente alla coreografia Giorgia Di Giovanni, il responsabile luci Renzo Di Chio, l’addetta ai costumi Rosy Bellomia, l’addetto alla grafica retroproiezioni Fabio Franchi, i curatori degli arredi scenici e attrezzeria Cristina Ipsaro Passione e Riccardo De Leo, l’esperta di Comunicazione e Graphic Design Tina Berenato.
Condividi: