Messina, 22 novembre 2018
Stamattina la prima udienza d’appello del processo denominato Sacco di Fiumedinisi che in primo grado ha visto l’assoluzione del sindaco di Messina Cateno De Luca. Un’udienza che però potrebbe subire subito una battuta d’arresto vista la tre giorni di sciopero prevista dagli avvocati italiani contro il disegno di legge volto a cancellare la prescrizione. Lo sciopero è iniziato ieri e si concluderà nella giornata di lunedì. Si attende dunque un rinvio di un processo che potrebbe da un lato invalidare l’assoluzione ottenuta in primo grado del sindaco De Luca o confermarne la sentenza. In caso di condanna si applicherebbe la Legge Severino ed il sindaco De Luca decadrebbe istantaneamente dal suo incarico.
La sentenza di primo grado del 10 novembre del 2017 vide assolto l’allora deputato regionale Cateno De Luca dall’accusa di abuso, mentre l’accusa di tentata concussione, falso e reati ambientali erano caduti in prescrizione. La condanna richiesta in primo grado dal PM Liliana Todaro e dall’oggi Procuratore Generale Vincenzo Barbaro, e che quindi ha oggi incarico di Accusa in Appello, era di 5 anni. Richiesta che non fu accolta . Secondo il PM ed il PG, De Luca non andava assolto, così come non doveva derubricarsi la concussione, fatto questo che farebbe venir meno l’applicazione della prescrizione.