Messina, 19 ottobre 2018
Atm non era un’azienda da salvare come tentato da Accorinti e la sua giunta. Con i numeri venuti fuori in questi giorni non si può certo andare lontano. Dai 32 milioni, dichiara Cateno De Luca, si è arrivati ad oltre 50 milioni di debito, a differenza da quanto dichiarato nel piano di riequilibrio.
ATM è un’azienda ormai decotta, che continua a fare debiti ed è per questo che secondo De Luca vanno fatte scelte determinate e definitive. “Non si parla di chiudere”, chiarisce “ma di rilanciare passando per la liquidazione e facendo pulizia di costi ormai non più sostenibili che non permettono all’azienda di poter ottenere le risorse necessarie per garantire l’approvvigionamento di nuove risorse che possano permettere di garantire il servizio. Intanto si va verso lo sciopero generale. I sindacati hanno annunciato una giornata di protesta davanti al palazzo comunale per il 31 di questo mese, visto il risultato dell’incontro in Prefettura tra sindacati e vertici dell’ATM. E il sindaco De Luca annuncia provocatoriamente lo “Sciopero Generale della Citta”, con una chiamata alle armi in piazza Unione Europea prevista per domenicaa prossima. Insomma il fronte si fa sempre più caldo.
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