PALERMO, 13 SET – “Oggi nella sala intitolata a Piersanti Mattarella è intervenuto Totò Cuffaro. Mi vergogno di questo”. Lo ha detto Valentina Zafarana, capogruppo del Movimento 5 Stelle all’Ars, intervenendo nel corso dei lavori d’aula a proposito del convegno sulle carceri al quale ha partecipato anche l’ex presidente della Regione, che ha scontato la sua condanna a sette anni per favoreggiamento aggravato alla mafia. “Cuffaro ha scontato la sua pena, ma questo non lo riabilita a varcare la soglia di palazzo dei Normanni, meno che mai la soglia della sala intitolata a Piersanti Mattarella. Si sarà riabilitato di fronte alla legge, ma non di fronte ai siciliani”, ha aggiunto Zafarana. Rivolgendosi al presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, il capogruppo del M5S ha detto “lei ha accolto Cuffaro con i tappeti rossi, gli ha detto che ‘questa è casa sua’, è uno schiaffo ai siciliani onesti”. Al capogruppo del M5S ha replicato Eleonora Lo Curto, capogruppo dell’Udc all’Ars: “Siete forcaioli infuocati, vi permettete di dare lezioni a chiunque – ha detto – dovremmo indignarci per la presenza di Cuffaro all’Ars? No, siete voi che dovreste indignarvi per avere organizzato un sit-in di fronte l’Ars al quale hanno partecipato venti persone in tutto”. Lo Curto ha quindi “ringraziato” il Movimento 5 Stelle: “senza tutta la pubblicità che avete fatto a questo convegno – ha detto – i temi che abbiamo affrontato non avrebbero avuto tanta visibilità”.
Dal Movimento 5 Stelle hanno dunque precisato che il sit in di fronte l’Ars non è stato organizzato da loro, ma da alcune associazioni. In seguito sono intervenuti altri deputati. Giancarlo Cancelleri, leader del M5S in Sicilia, ha sostenuto che “fare parlare Cuffaro in una sala intitolata a Piersanti Mattarella è come fare intervenire un brigatista ad un convegno che si svolge dentro la stazione di
Bologna. Bisogna scegliere con chi stare, fra Cuffaro e Mattarella io sto con Mattarella”. Il presidente della commissione regionale Antimafia Claudio Fava ha detto: “il mio giudizio politico su Cuffaro è noto, ed è sempre lo stesso. Se fossi stato io ad organizzare un convegno sulle carceri avrei scelto un altro interlocutore, ma il punto è se noi possiamo impedire un dibattito sulla realtà carceraria. Un ex detenuto, chiunque esso sia, deve poter condividere la propria esperienza”.
Di fatto, la seduta – convocata per il question time sulla rubrica Turismo – si è trasformata in un dibattito d’aula sul convegno al quale ha partecipato Cuffaro. Gli interventi sono stati chiusi dal presidente dell’Ars Miccichè: “sono a posto con la mia coscienza. Per quanto mi riguarda Cuffaro oggi è un cittadino siciliano come tutti gli altri, con una cultura ed un’esperienza tale da potere partecipare a pieno titolo ad un dibattito sullo stato delle carceri”. Miccichè ha dunque convocato la conferenza dei capigruppo per stabilire il prossimo calendario dei lavori parlamentari.